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Il Taranto ha già cambiato manico. Dopo il ripescaggio una C da preservare

Dopo quattro anni di purgatorio, il Taranto vuole conservare la Lega Pro in ogni modo. Il ripescaggio del 4 agosto è ancora nella mente della tifoseria rossoblù. L’impatto col nuovo campionato è stato agrodolce per un team rivoluzionato nell’organico, dove il capitano, Francesco Pambianchi, e Francesco De Giorgi, rappresentano la continuità dal punto di vista dei calciatori.

Taranto
La Curva del Taranto. I pugliesi possono fare affidamento su 1.500 abbonati

I pugliesi hanno già avuto la “mini-rivoluzione” in panca con l’addio di Aldo Papagni e la promozione di Fabio Prosperi, bandiera rossoblù che ha allenato la formazione “Berretti” con ottimi risultati nella passata stagione. Si è passati dal 3-5-2 al 3-4-3, con un cambiamento, soprattutto, nella mentalità. Più offensiva e propositiva quella di Prosperi, più contenitiva quella di Papagni.

Il cambio è giunto dopo il tracollo di Catanzaro, un 3-1 che ha fatto riflettere la società guidata da Elisabetta Zelatore, una donna che assieme al vice presidente, Antonio Bongiovanni, ha dimostrato grande attaccamento e forza di volontà nel restituire il professionismo a una piazza, come quella di Taranto, alla ricerca della sua dimensione, quantomeno nello sport.

Francesco Pambianchi
Francesco Pambianchi è il capitano del Taranto

Per quel che concerne la squadra, come detto, qualcosa è cambiato. Un punto nelle ultime due giornate, un po’ stretto quello conquistato ad Agrigento dove gli ionici meritavano sicuramente qualcosa in più. Il punto di forza resta la difesa, costituita da un portiere come Roberto Maurantonio che ha calcato i campi di B e C in praticamente tutta la sua carriera. La linea a tre è composta per l’occasione, da sinistra verso destra, da Pambianchi, l’ex giallorosso Stendardo, al rientro dopo il problema muscolare, risolto in un batter d’occhio e, in occasione del match contro l’Akragas, uno stop disciplinare. Ci sarà Balzano dietro, per permettere ad Altobello di aspettare in panca il suo rientro a pieno regime.

A centrocampo, a destra, De Giorgi, a sinistra Garcia, vero motorino che deve dimostrare appieno il suo valore. Aveva convinto nel precampionato perché era un calciatore bravo a dribblare l’uomo e arrivare fino in fondo per innescare cross interessanti. Aspetti visti sporadicamente che devono essere continui. Al centro della mediana confermato Sampietro, nelle ultime due gare convincente per via dell’ordine dato alla manovra, in vantaggio su Pirrone, alla ricerca della migliore condizione e che, probabilmente, avrà la sua chance a partita in corso, e Lo Sicco, che non ha convinto appieno.

Mariano Stendardo
L’ex giallorosso Mariano Stendardo

“Promosso”, invece, l’altro ex ACR Elio Nigro: all’anagrafe incontrista, sacrificatosi come centrale difensivo dopo l’infortunio in contemporanea di Altobello e Stendardo in quel di Foggia. Anche lui merita una conferma. Bobb, invece, deve cercare la continuità: troppi gli alti e bassi per un giocatore che, in giornata, può essere una delle armi in più.

In avanti Viola è il migliore marcatore degli ionici: 3 reti, l’ultima ad Agrigento è la prima su azione. Dall’altra parte agirà Bollino, fermo a due: pesanti le sue marcature che sono valsi praticamente 6 punti, vedi alla voce Cosenza e vantaggio contro l’Andria. Come centrale Magnaghi è in vantaggio su Balistreri, tornato a Taranto ma non ancora pungente. Per Magnaghi sarà importante confermare le indicazioni dell’Akragas: tanto lavoro sporco, senza palla, e apertura di varchi importanti in avanti.

Elio Nigro
Anche per Elio Nigro è una gara da ex

A ciò, però, il Taranto aggiungere anche i punti: gli ionici, in casa e in assoluto, non vincono dal 18 settembre. Inoltre se nelle prime cinque gare hanno conquistato 8 punti, nelle ultime cinque solo 2. Un trend da invertire rapidamente se non si vuol finire, come mai accaduto quest’anno, nella zona rossa di una classifica che, comunque, seppur siamo solo al primo quarto di campionato, inizia ad avere una fisionomia ben stabilita.

Presentazione curata da Francesco Friuli – Studio 100 Tv

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