Che il sogno del Messina fosse il bomber della Salernitana Ciro Ginestra era risaputo ormai da settimane. Ed il clamoroso colpo di mercato stava per concretizzarsi proprio in extremis, nelle ultimissime fasi del mercato, la cui chiusura era fissata per le 23 del 31 gennaio. Il patron Pietro Lo Monaco ed il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno avevano già raggiunto un accordo di massima con la Salernitana per il prestito fino al termine della stagione del bomber e discusso la questione contrattuale con il suo procuratore Franco Zavaglia.
La priorità del ds granata Angelo Mariano Fabiani era rintracciare un sostituto all’altezza ed il dirigente campano, dopo avere rinunciato a Sasa Bjelanovic, legato al Varese, aveva praticamente raggiunto l’accordo con il bomber del Modena Salvatore Bruno. La pista appariva complicata, perché la Salernitana offriva un contratto fino al termine della stagione mentre l’attaccante napoletano preferiva un contratto con scadenza giugno 2015. Ma l’operazione era apparsa ormai possibile grazie ad una serie di “incastri”, con i modenesi che in extremis si sono assicurati l’uruguaiano Pablo Mariano Louro Granoche e sembravano quindi pronti a “liberare” Bruno.
La definizione della trattativa avrebbe consentito a Fabiani di reperire proprio all’ultimo minuto una punta in grado di garantire ulteriore peso all’attacco e nuovo slancio alla rincorsa ad un piazzamento play-off utilissimo in chiave serie B. Contestualmente i granata avrebbero potuto rinunciare a Ginestra, che avrebbe dato una nuova dimensione al Messina.
Per Ginestra, originario di Pozzuoli, un curriculum di primissimo piano: per lui infatti 6 presenze in serie A (con la maglia del Venezia), 125 apparizioni e 20 reti in B (14 delle quali con la divisa del Crotone), ben 264 gettoni e 107 marcature in C1 (la stagione più prolifica a Sorrento, 21 gol in 32 partite nel 2011/2012). In precedenza aveva accettato il declassamento in quarta serie soltanto una volta in carriera: due anni fa quando sbarcò a Salerno, alla corte di Lotito e Mezzaroma, trascinando i granata in Prima Divisione con 17 centri in 27 uscite.
Il sodalizio peloritano non è riuscito quindi a collocare una ciliegina sulla torta, dopo avere ufficializzato gli ingaggi di ben nove calciatori con un passato in categorie superiori (Pepe, D’Aiello, Franco, Squillace, Caturano, De Vena, Bernardo e Pagliaroli, gli ultimi tre ufficializzati nell’ultima frenetica due giorni di mercato, oltre al giovane e promettente caraibico Zaine, scuola Genoa al pari di Lagomarsini).
L’arrivo sulla corsia destra di Pagliaroli dalla Torres ed il contestuale approdo di Bolzan in Sardegna risolvono sia i problemi di abbondanza sulla sinistra, dove Quintoni torna a rappresentare la prima alternativa a Squillace, mentre il neo-acquisto contenderà una maglia da titolare all’ottimo Guerriera sulla fascia opposta.