Alla lunga serie di multe già subite dal Messina si aggiunge adesso un’altra beffa per la società del presidente Pietro Sciotto. Il Picerno ha chiesto infatti quasi 2.500 euro di risarcimento danni al club peloritano e se non otterrà risposta entro cinque giorni è pronto ad adire le vie legali.
Lo scorso 30 settembre si è giocata la sfida tra le due squadre, valida per la settima giornata del campionato di serie C, peraltro trasmessa in diretta da Rai Sport. Nella missiva indirizzata alla società ospite e per conoscenza anche alla Lega Pro si legge che “durante la gara sostenitori dell’Acr Messina – posizionati nel settore Curva Ospiti – si macchiavano di condotte violente e contrarie alle norme previste in materia di ordine e sicurezza, nonché integranti pericolo per incolumità pubblica, consistenti nell’aver lanciato al sesto minuto del secondo tempo due fumogeni sul terreno di gioco provocando la bruciatura del manto erboso sintetico“.
Il match venne anche brevemente sospeso. La società di Gianvito Curcio fa quindi riferimento ai provvedimenti ufficiali del Giudice Sportivo, che l’1 ottobre scorso ha sanzionato l’Acr Messina con l’applicazione di un’ammenda pari a 700 euro. Gli “incresciosi comportamenti hanno causato il danneggiamento/bruciatura del manto erboso del campo di gioco, provocando danni di ammontare pari a Euro 2.440 (Iva inclusa)”. In tal senso la società lucana ha prodotto anche documentazione fotografica e un preventivo di spesa.
Il Picerno ha quindi invitato l’Acr Messina a corrispondere la somma in questione “entro e non oltre cinque giorni, rappresentando sin da ora che, in mancanza, verrà esercitata ogni azione innanzi alle competenti Autorità Giudiziarie“. La società rossoblù d’altronde lunedì prossimo disputerà il derby con il Potenza tra le mura amiche e quindi intende intervenire al più presto. Per il Messina un altro esborso inatteso, che con ogni probabilità dovrà essere onorato in fretta, anche per evitare ulteriori aggravi originati dalle spese legali.
