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Messina

Il sindaco di Palombara Sabina tifa Messina: “Una passione trasmessa dal nonno”

Il comune di Palombara Sabina, che rientra nel territorio di Roma Capitale, conta 13mila abitanti. Arroccato sul monte Gennaro, si presenta ai visitatori con ordine, cura e pulizia. Il giovane sindaco ci riceve puntualmente, come convenuto, mostrando serietà e precisione. Si chiama Alessandro Palombi, di professione fa l’avvocato, e la politica per lui è una passione. Ci accoglie nel suo ufficio con un sorriso.

Palombara Sabina
Il Municipio di Palombara Sabina (foto Nino La Macchia)

Il suo interesse per il Messina ha suscitato nella città dello Stretto simpatia e gratitudine. Come nasce il suo amore per la squadra? “Mio nonno materno era messinese e una volta rimasto orfano, da giovanissimo, all’età di 13 anni, si è trasferito qui. Era un grande appassionato e per lui il calcio era il Messina. Mi ha trasmesso questa passione per la maglia biancoscudata e mi faceva imparare a memoria le formazioni. Ricordo in particolare le squadre degli anni ‘80 e ‘90, che giocavano prevalentemente in serie B e C. Ricordo Schillaci, Catalano, Bellopede e Orati, che vive in un paese ad appena 10 km da qui”.

Si schernisce quando gli facciamo notare che sembra mostrare più appartenenza rispetto a tanti messinesi. Questo supporto ha destato curiosità qui a Palombara? Ha coinvolto altri sostenitori? “Parlare di proselitismo sarebbe eccessivo, anche se devo dire che quando il Messina ha giocato in zona ho trascinato con me, per lo più per farmi compagnia, qualche amico, che poi si è interessato ai risultati della squadra”.

Palombi
La tessera di Gioventù Giallorossa del sindaco Palombi (foto Nino La Macchia)

Eppure l’ultimo decennio è stato caratterizzato da amarezze e risultati deludenti… “È vero, ma gli amori sono così e non puoi farci niente. Quando ci si sposa si promette fedeltà in ricchezza e in povertà e la passione per una squadra si nota soprattutto quando le cose vanno meno bene. Ad essere tifosi quando si è in serie A son capaci tutti”.

C’è una partita che ricorda con particolare gioia? “Forse sarò scontato, ma direi la vittoria a San Siro contro il Milan per 2-1. Ricordo che la sera ero andato a cena fuori, e davo per scontato, pur con tutta la fede possibile per la mia squadra, un risultato tutt’altro che felice. Quando mi telefonarono per comunicarmi il risultato rimasi scettico: mi precipitai a casa per vedere il servizio della partita a quel tempo trasmessa su Tele+. Se permettete ricordo poi la vittoria per 4-3 sulla Roma, che mi permise per la prima volta di prendere in giro amici e vicini di casa”.

Aliperta
La punizione vincente di Aliperta contro il Fc Messina

Come ha vissuto l’inedito duello in campionato con il Football Club? “Secondo me non c’era alcun dualismo. Per me il Messina è soltanto uno ed è quello che ha appena vinto il campionato”.

Ci faccia tre nomi della squadra attuale, allenatore escluso, dai quali ripartirebbe nel prossimo campionato di serie C. Aliperta lo terrei per le sue qualità tecniche, ma basterebbe come motivo anche soltanto il gol decisivo contro il Fc. Penso anche a Ciro Foggia, premiato tra l’altro dalla Lnd come miglior attaccante del campionato, e al portiere Caruso, che ha contribuito trasmettendo grande sicurezza alla squadra”.

La prossima serie C avrà un fascino che mancava da decenni. Alle grandi già presenti, come Palermo, Bari, Avellino e Catania, si sono aggiunte piazze altrettanto importanti, come Taranto. Potrebbe esserci anche la possibilità di seguire il Messina in terra laziale. “Già mi immagino una trasferta a Viterbo o Pescara, nel caso in cui dovessero essere inserite nel nostro girone. Così composta sembra più una serie B che una C”.

Alessandro Palombi
Il post che il sindaco di Palombara ha dedicato alla promozione

Qualche tifoso del Messina, venuto a conoscenza del tuo tifo sfegatato per la squadra, fra il serio e il faceto ha proposto sui social una sua candidatura in riva allo Stretto. Vuole mandare un messaggio alla tifoseria giallorossa? “Sinceramente sono stupito, positivamente, per questo interesse. Mi sento un tifoso del Messina come tanti altri e il fatto che indossi una fascia tricolore costituisce soltanto una caratterizzazione in più. Sono molto lontano fisicamente dalla Sicilia e uno dei miei più grandi rimpianti è non avere mai assistito a una partita in casa della squadra, a differenza di diverse trasferte alle quali ho assistito”. 

Ci risulta che qualche invito lo ha ricevuto però. “Assolutamente. E mi è stata promessa anche una granita messinese, un motivo in più per venire giù. Speriamo di potere gioire nuovamente al più presto, tutti assieme”.

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