È iniziata ufficialmente la nuova avventura del Sant’Agata. La squadra si alterna tra il campo e la sala pesi, agli ordini di mister Pasquale Ferrara e del suo assistente, ed allenatore dei portieri, Giuseppe Scaffidi. Ovvia la soddisfazione della dirigenza per il vero battesimo del nuovo manto erboso del rinnovato stadio “Fresina”.
Definito inoltre un fitto programma di amichevoli che vedrà il Sant’Agata scendere in campo sette volte nel mese di agosto. Domenica 4 sfida in famiglia a squadre miste, poi, mercoledì 7 contro l’Acquedolcese, sabato 10 con il Rocca di Capri Leone, martedì 13 con la Stefanese, domenica 18 contro Cefalù, giovedì 22 con l’Acquedolci e domenica 25 contro la Rinascita Patti.
Giocatori e staff tecnico possono poi usufruire delle attrezzature all’avanguardia del centro sportivo Wellnext Sport Club, grazie alla partnership tecnica sottoscritta dalla dirigenza con il Palasport Mangano, struttura di eccellenza nel panorama impiantistico sportivo siciliano, che vedrà gli atleti di mister Ferrara allenarsi nel moderno centro sportivo.
Con il supporto attivo del centro di riabilitazione M&M, diretto dal dottor Francesco Petralito, in passato già nel Messina Calcio e attuale responsabile medico dell’Orlandina Basket. Lo staff tecnico del club e la stessa Wellnext, hanno eseguito predisposto un programma di lavoro con i pesi.
“Ho provato tanta emozione nel dare il benvenuto a questi ragazzi che con serietà e impegno hanno risposto presente alla nostra chiamata – ha sottolineato il presidente Antonio Ortoleva –. Mister Ferrara saprà certamente trasmettere ai ragazzi quel senso del dovere che misto alla passione e, perché no, anche ad un pizzico di fortuna, potrà regalare forti emozioni agli appassionati ed alla città tutta”.
“Ho chiesto subito ai ragazzi la massima applicazione negli allenamenti – ha aggiunto il tecnico Ferrara –. Ritengo di essere una persona che dà molto ma allo stesso tempo che pretende il massimo dai propri giocatori. Per questo ho parlato loro di ordine e serietà sui quali costruire poi il nostro lavoro quotidiano”.