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Il Sant’Agata riprende gli allenamenti dopo un colloquio tra Sosa e la squadra

Inizio di settimana burrascoso per il Sant’Agata, che martedì ha saltato la ripresa degli allenamenti, posticipata poi di 24 ore. Il club ha comunicato intanto la separazione dal direttore sportivo Santo Russo, che era già assente dal “Fresina” in occasione dell’ultimo match casalingo perso contro il Paternò.

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Il presidente del Sant’Agata Maximiliano Sosa (foto Gabriele Ferruccio)

Il presidente Maximiliano Sosa è come tradizione in Argentina e la distanza potrebbe avere acuito i problemi e le incomprensioni. Dopo un lungo confronto in video-chiamata tra il gruppo squadra e la proprietà, la situazione sembra essere in parte rientrata.

Il Sant’Agata, che in casa non vince da novembre, ha comunque dato una svolta alla sua stagione con l’arrivo del tecnico Emanuele Ferraro. Non a caso erano arrivati nove punti in cinque gare, con le vittorie di Vibo e Agrigento. Il ritiro anticipato dell’Akragas ha però privato la squadra di sei punti, facendola scendere dal quartultimo all’ultimo posto.

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Dorato, Perez, Padovano, Ziello, Abbate e Cannizzaro in posa con mister Ferraro

La situazione insomma non è semplice. Ferraro ha rinnovato il suo impegno, finalizzato a fare esprimere al meglio la squadra. Non sarà semplice concentrarsi soltanto sul campo anche se dal Sud America sono arrivate rassicurazioni sulla risoluzione delle problematiche in atto e sulla regolarizzazione degli aspetti economici. Il presidente Sosa ha garantito il massimo impegno e il gruppo ha voluto dargli fiducia.

L’unica figura di riferimento della proprietà argentina sul territorio è il direttore generale Pablo Romero, sempre presente nelle ultime settimane. Dopo il passo indietro estivo della precedente proprietà, Sosa ha salvato il titolo ma il progetto che avrebbe dovuto avere un’anima argentina si è scontrato con le difficoltà di tesseramento di svariati giovani sudamericani oltre che del tecnico Carlos Dario Aurellio.

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Luca Padovano in pressing a Vibo

Dopo la reazione sul campo con il nuovo corso tecnico l’obiettivo è quello di giocarsela fino alla fine, evitando la retrocessione diretta. Nelle sei giornate conclusive i biancazzurri faranno visita a Nissa, Locri e Sancataldese. Al “Fresina” sono attesi invece Sambiase, Pompei e Scafatese. Serviranno applicazione e “garra”, per non vanificare la serie positiva che ha caratterizzato il mese di febbraio.

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