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Il Sant’Agata prova a scuotersi a Canicattì. Vanzetto: “Risoluti sotto porta”

Dopo avere archiviato la pratica salvezza con mesi di anticipo e avere posto le basi per una nuova, impronosticabile, qualificazione ai play-off, il Sant’Agata sta rifiatando e pagando l’imprecisione sotto porta, al cospetto peraltro di avversari alla disperata ricerca di punti salvezza. Il quinto della serie sarà il Canicattì e i biancazzurri proveranno a sbloccarsi per respingere il ritorno di Trapani, Licata, Vibonese e Lamezia.

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Il tecnico del Sant’Agata Leonardo Vanzetto (foto Calogero Librizzi)

Il tecnico Leo Vanzetto spera di ritrovare lo smalto perduto dopo avere raccolto appena tre punti in sei gare: “La settimana è stata serena. Chiedo sempre la prestazione e domenica c’è stata, abbiamo creato tanto. Sicuramente nella finalizzazione bisogna essere un po’ più risoluti e concentrati, serve cattiveria. Stiamo affrontando tutte le formazioni in lotta per la salvezza, avendo già trovato Cittanova, Castrovillari, Mariglianese e Paternò“.

La stagione è entrata nella fase calda e il Sant’Agata sta affrontando formazioni motivatissime:Il campionato è livellato, puoi vincere e perdere con chiunque. La paura alza la soglia dell’attenzione e la determinazione adesso è massima, perché c’è il timore perdendo di scivolare in un finale complicato. In queste partite rientrano e corrono tutti, la fame è decisiva e ti fa dare qualcosa in più”. 

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Cicirello a colloquio con il direttore di gara (foto agenzia CalabriaSport24)

L’attuale terzo posto è insidiato dalla risalita di quattro nobili decadute: Manca la ciliegina, anche noi vogliamo raggiungere l’obiettivo playoff. Abbiamo disputato un campionato stratosferico, poi quando sei lì sopra non è mancata soltanto la fortuna. Conta anche l’aspetto psicologico: abbiamo sprecato troppe occasioni. Dobbiamo comunque fare tesoro degli errori, che ci faranno crescere”. 

Il Canicattì cerca gli ultimi punti necessari per allontanarsi dalla zona retrocessione: “Vedono il traguardo ma lo vogliano superare. Non lasceranno nulla al caso, ci saranno intensità e velocità su un campo più stretto del solito. Gueye ci può mettere in difficoltà sulle palle lunghe e spezzare gli equilibri. Dopo un lungo percorso potremmo anche dare spazio a qualcuno che ha giocato meno ma avrà grande voglia di dimostrare”.

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