Ottava vittoria stagionale, la terza in trasferta, per un grande Città di Sant’Agata. Il Ragusa cade dopo sette risultati utili consecutivi mentre i biancazzurri consolidano la sesta posizione, a -3 dai playoff e con un confortante +11 sui playout. Fondamentale mettere fieno in cascina, anche perché mercoledì nel turno infrasettimanale c’è l’irrefrenabile Trapani di scena al “Fresina”. I granata hanno già eliminato il Sant’Agata dalla Coppa Italia e fin qui hanno vinto ben 14 delle 16 gare di campionato.
La cronaca. Al 14’ Romano su punizione crossa in area dove stacca Mbaye, che colpisce bene ma centralmente, trovando la parata di Iovino. Sul capovolgimento di fronte, Mincica aggancia un lancio lunghissimo e ci prova da dentro l’area, con Freddi che para e mette in angolo. Al 20’ Cess si libera di due uomini al limite e tenta l’imbucata per Romano, che di pochissimo manca l’aggancio da ottima posizione. Al 25’ ci prova Capogna dal limite ma il suo sinistro risulta debole e Freddi blocca.
Al 38’ Porcaro di testa impatta un cross di Cess ma senza trovare lo specchio. Al 58’ proteste del Ragusa per un presunto fallo su Bamba in area, ma l’arbitro è a due passi e lascia continuare. Al 69’ passa il Sant’Agata: Mincica batte veloce un angolo servendo Squillace che si sistema la palla e crossa a centro area, dove Nagy sovrasta tutti e di testa schiaccia in rete battendo Freddi. Al 71’ combinazione tra Aquino e Alagna sulla destra, il pallone viene restituito all’ex Paternò che controlla e calcia, con il pallone che sbatte sul palo e sulla ribattuta nessuno riesce ad arrivare.
Al 75’ Squillace si accentra dalla fascia e cerca il destro a giro che finisce di pochissimo largo. All’85’ punizione dal limite per il Ragusa, battuta da Gigante direttamente in porta, con il pallone che finisce di poco oltre il palo. All’88’ Cess dalla destra lascia partire un cross che arriva nella zona di Cardinale che calcia al volo ma trova la parata di Iovino. Al 91’ il Sant’Agata ha una ghiotta occasione per chiudere la partita con Alagna, che raccoglie un lancio in profondità e presentatosi da solo davanti al portiere cerca il palo più lontano, trovando però la miracolosa risposta di Freddi.