Ancora un duro test per il Sant’Agata, che prova a difendere il +7 sulla zona playout e dare seguito ai quattro punti ottenuti contro Paternò e Real Aversa. Il tecnico Domenico Giampà è consapevole delle difficoltà dell’impegno: “Troveremo una Cavese arrabbiata, che non potrà perdere punti. Scenderemo in campo sereni per ripetere le prestazioni offerte con Lamezia e Gelbison ma evitare errori gratuiti che in quelle sfide ci hanno precluso la conquista di punti preziosi. Servirà la gara perfetta, è dura ma possiamo ottenere il risultato”.
Si tornerà in campo già mercoledì, per sfidare l’Acireale nuova capolista: “Nell’arco di una stagione è normale avere fasi di flessione. Adesso ci attendono due gare per concludere l’anno e pensiamo solo a questi 180 minuti. Testa unicamente alla Cavese: li rispettiamo perché sappiamo quanto sono forti ma vogliamo fare punti”.
Proprio le ottime ma sfortunate prove con le big imporranno massima concentrazione alla Cavese, che ha già perso punti con Paternò, Licata e Castrovillari: “Non siamo più una sorpresa, ci rispetteranno sapendo la difficoltà che il match presenta anche per loro. Sanno che tipo di calcio esprimiamo in casa, adesso stiamo dimostrando di poter mettere in difficoltà chiunque, ma resta comunque una partita difficilissima in cui l’avversario ci può punire al minimo errore”.
Giampà confida nell’aiuto del tifo, già caldo nell’ultima fortunata uscita casalinga: “Dobbiamo restare in guardia. La stagione è lunghissima, vogliamo salvarci facendo divertire il pubblico e dobbiamo proseguire così. Nell’ultima gara col Paternò c’è stato un grande spettacolo sugli spalti. La gente ha entusiasmato i ragazzi: loro sono stati il nostro dodicesimo uomo in campo e vedere il Fresina così pieno è sempre bello”.
Tornano a disposizione Calafiore e Faella. Il tecnico fa il punto sul mercato: “Mazzone è arrivato da dieci giorni, non ha bisogno di presentazioni perché è reduce dal successo del campionato col Messina. Alagna mancherà per squalifica, mentre abbiamo deciso di fare partire Nuzzo e Pascali. Hanno chiesto di avere più spazio e non ci siamo opposti. Mi spiace perché potevano crescere ancora con noi e speravamo restassero fino a maggio. Chi parte verrà rimpiazzato: cerchiamo qualche attaccante anche se onestamente non vedo l’ora che arrivi subito il 30 dicembre, data conclusiva del mercato”.