Belluso a sei minuti dal termine trova la rete che potrebbe valere un campionato. L’Igea, sospinta da un grande pubblico, costruisce ma non riesce a pungere nei metri finali. Gli iblei hanno confermato la loro solidità e potrebbero avere trovato lo scatto decisivo rispetto alle precedenti capoliste, Jonica e Igea, co-protagoniste di un grande torneo. Splendido il colpo d’occhio offerto dagli spalti, anche se per i barcellonesi – che si presentavano alla sfida dopo sette vittorie consecutive – è inevitabile l’amarezza.
La cronaca: al 2′ punizione di Lucarelli ma la traiettoria è facile preda di Busà. Gli animi si surriscaldano subito dopo un contrasto deciso a centrocampo che origina una rissa con le rispettive panchine che entrano in campo e per cinque minuti l’arbitro fatica a calmare la situazione. Nel parapiglia generale vengono allontanati il fisioterapista giallorosso Sottile e il secondo portiere ibleo Di Martino. La sfida rimane caratterizzata da toni agonistici elevati. Al 16′ grande occasione per l’Igea che sfiora la rete con un colpo di testa di Voinea che di poco non inquadra la porta iblea sorvolando la trasversale. Sul ribaltamento di fronte pericolosi i biancoazzurri con Grasso che in contropiede serve Maione. Il suo fendente è bloccato da Paterniti in presa bassa centrale. Al 27′ gioco nuovamente fermo per permettere ai sanitari di prestare le cure al capitano igrano assenzio. Al 31′ maimone serve Valenka che da dentro l’area trova solo l’esterno della rete della porta avversaria. Tre minuti dopo la punizione di Maimone supera di poco la traversa. Al 38′ iniziativa personale di grasso che con una serpentina stretta prova a sfuggire alla difesa, serve sangare che tira da lontano ma non inquadra la porta. Al 41′ busa deve superarsi per respingere in angolo il tiro ravvicinato di La spada servito involontariamente da Valenka. Sul corner seguente Cassaro spedisce alto di testa. Al secondo minuto di recupero punizione coi giri giusti per Miano che solo per centimetri non arriva sulla sfera e battere Paterniti.
Nel secondo tempo i ritmi sono inevitabilmente meno intensi rispetto a quelli della prima frazione anche se dopo pochi secondi l’ibleo Messina deve allontanare in angolo per evitare pericoli. Al 17′ bel contropiede dell’Igea originato da una palla recuperata di Assenzio a centrocampo e servizio puntuale per Lucarelli che col tiro a giro non inquadra la porta. Al 19′ è il neo entrato Randis ad effettuare in mezzo un traversone basso bloccato da Busà. Al 23′ occasionissima per la formazione di casa, uno scambio stretto tra Stassi e De Gaetano porta l’attaccante giallorosso tu per tu con Busà. La conclusione viene stoppata all’ultimo istante dal portiere con un’uscita provvidenziale. Al 32′ gran giocata di Maimone che si destreggia in area, il pericolo per la porta giallorossa è solo potenziale perché il giocatore era in posizione di offside. A sette minuti dal termine il Ragusa si porta avanti con la rete di Belluso che sfrutta con un tocco vincente sotto porta l’assist di Maimone. Paterniti tocca solo la sfera ma non evita un gol pesantissimo in chiave promozione. Sowe prova la reazione per i locali con un tiro da fuori che termina alto sopra la traversa. Nei cinque minuti di recupero non si registrano pericoli per la retroguardia biancoazzurra. Per il Ragusa un successo probabilmente decisivo in ottica promozione, l’Igea che ha dato tutto riceve comunque gli applausi del proprio folto pubblico.