Il Pro Falcone pareggia in extremis a Villarosa e tiene vive le speranze salvezza

Con un gol arrivato nel corso del settimo minuto di recupero sul campo del Villarosa, il Pro Falcone si mantiene vivo in ottica salvezza. Il pareggio tiene in vita la formazione giallorossa, che resta ad un punto proprio dalla squadra ennese e dal Casteldaccia. Parte meglio il Pro Falcone, che al 9′ reclama un calcio di rigore, ma l’arbitro ammonisce Carini per simulazione. Al 16′ passa in vantaggio il Villarosa con un penalty, questa volta assegnato, e trasformato da Lombardo con freddezza.

Sulle ali dell’entusiasmo i locali hanno due palle gol per raddoppiare con Messina che prima al 28′ trova un super Benfatta sulla sua strada abile a chiudere in angolo e cinque minuti dopo con una rapida azione conclude male da centro area. Al 41′ il Pro Falcone potrebbe pareggiare ma Imbesi fallisce un gol fatto calciando debolmente sul portiere. La ripresa si apre col primo colpo di scena: il Villarosa resta in dieci uomini per l’espulsione di Laudani, colpevole di una reazione contro D’Anna sotto gli occhi dell’arbitro.

Ne approfitta il Pro Falcone, che comincia a macinare gioco schiacciando gli avversari nella propria metà campo. Al 71′ ancora un rigore richiesto dal Pro Falcone: Carini appena entrato in area viene toccato da dietro ma l’arbitro lascia correre. Sei minuti più tardi occasione clamorosa per il Pro Falcone, Carini con un assist delizioso mette Alessandro da solo davanti il portiere ma il nove ospite calcia addosso al portiere di casa e sulla ribattuta da due passi colpisce ancora il portiere, con la difesa che libera con affanno.

I giallorossi provano in tutti i modi a raggiungere il pari, senza però riuscire a sfondare il muro biancoazzurro. Quando la gara sembra compromessa, Maisano trova il pari di testa su una splendida punizione calciata da Carini. Con questo pareggio il Pro Falcone a quota 17 punti rimane aggrappato alla salvezza ma servirà continuità di rendimento per ottenere i punti che servono per mantenere la categoria.