“Abbiamo lavorato tutta la notte per sistemare le persone bloccate a Villa San Giovanni che non avevano i requisiti e, d’intesa con il presidente della Regione Sicilia e il ministero dell’Interno, si è deciso di smistarli per fare la quarantena in un hotel a Messina e in uno a Reggio Calabria. A Messina sono arrivate circa cento persone”. A dirlo in una video-conferenza il prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi.
L’esponente del Ministero dell’Interno sul territorio, finita ripetutamente nel mirino del sindaco Cateno De Luca, ha replicato alle accuse: “La Prefettura non è assente, ma sta lavorando 24 ore su 24, in un’attività di raccordo di tutti gli enti competenti, dando un flusso di informazioni continuo ai comuni e agli altri enti, secondo le disposizioni del governo. Ognuno deve attenersi alle sue prerogative; le aziende sanitarie, il Comune, la Prefettura e le Forze dell’ordine. Nessuno si può sostituire alle competenze di altri”.
Archiviato forse definitivamente il caso degli imbarcaderi, c’è un altro fronte caldissimo, quello della casa di riposo “Come d’incanto”. La maggior parte degli operatori ha lasciato la struttura, dopo essere rimasto all’interno della Rsa da giovedì scorso senza avere un ricambio. Sono quasi tutti positivi al Covid-19 e dovranno essere messi in quarantena. Soltanto alcuni di loro sono rimasti per dare indicazioni sulla situazione degli anziani al “Covid team” inviato dal Policlinico.
Martedì gli operatori avevano lanciato un grido di allarme perché stremati e senza personale e strutture sanitarie adeguate. Nella casa di riposo si era registrato nei giorni scorsi un importante focolaio con venti anziani su 71 contagiati e ben sedici dipendenti risultati positivi; un’ospite di 97 anni è deceduta al Policlinico dove era stata ricoverata. Gli operatori e i familiari erano preoccupati perché ancora non era stato effettuato dall’Asp il tampone agli altri ospiti della struttura e al personale per mancanza di reagenti, attesi addirittura dalla Germania.
In serata il Policlinico ha chiarito che gli ospiti della casa di cura, rimasti presso la struttura e sottoposti alla ricognizione clinica condotta dal Covid team, sono tutti in discrete condizioni di salute. Secondo quanto riferito dall’unità speciale composta da medici, infermieri, fisioterapisti, oss e da uno psicologo del Sistema Sanitario Regionale, all’interno della struttura non si rilevano particolari criticità. Inoltre su ospiti e personale sono stati eseguiti tutti i tamponi rinofaringei che verranno processati nel laboratorio del Policlinico di Messina: i risultati si attendono per giovedì.
Intanto, secondo quanto previsto dalle linee guida dell’Unità di crisi sull’emergenza Coronavirus, all’interno della struttura per anziani si procederà alla riorganizzazione dei percorsi di assistenza, mentre il personale interno verrà integrato da operatori socio sanitari del Sistema sanitario regionale.