Una formazione siciliana torna a vincere la Coppa Italia d’Eccellenza. Fin qui ci era riuscita soltanto l’Orlandina, ben 24 anni fa. Ad alzare il trofeo al cielo è il Paternò, che così dopo il secondo posto in campionato alle spalle dell’Enna promosso in D, ottiene comunque il salto di categoria, ritrovando dopo appena una stagione la massima categoria dilettantistica.
Decisivo il trionfo nella finale nazionale, ospitata dal “Bozzi” di Firenze, contro i lombardi della Solbiatese, con la rete di Alessio Asero, un paternese doc, al nono centro della sua stagione. Una marcatura arrivata dopo appena quindici minuti e difesa fino agli assalti finali della formazione di Solbiate sull’Arno, centro della provincia di Varese. Sul cross dalla destra di Panarello pregevole il diagonale al volo, con il pallone che si è insaccato nell’angolino basso. La Solbiatese ha fallito al 15′ della ripresa un rigore con Scapinello dopo un fallo di mano in area. Sul tentativo di trasformazione dagli undici metri, grande intervento di Romano, che ha bloccato la sfera.
A far festa non sono soltanto gli etnei, ma anche i messinesi della Jonica, che rientrano nei playoff, che in caso di sconfitta del Paternò sarebbero invece sfumati in virtù del distacco accumulato dalla seconda in classifica. Con Enna e Paternò promosse in D, è direttamente qualificato alla finale del girone il Modica, che ospiterà in casa la vincente della sfida tra il Milazzo quarto e la Jonica quinta, in programma al “Salmeri” domenica 19 maggio. Una messinese insomma disputerà sicuramente la finale che metterà in palio un posto nella successiva fase nazionale. Intanto il Paternò corona con merito una stagione ricca di successi, che cancella l’amarezza della retrocessione di un anno fa.
Solbiatese-Paternò 0-1
Marcatore: 15′ Asero.
Solbiatese: Seitaj, L. Lonardi, Novello, Sorrentino, Riceputi (1′ st D. Lonardi), Manfrè (28′ st Locati), Mira (24′ st Giamberini), Marin, Scapinello, Torraca, Mondoni. A disp.: Russo, Alabiso, Tourè, Iervolino, Minuzzi, Colombo. All. Andrea Rota.
Paternò: Romano, Mollica (38′ st Sangarè), Intzidis, Godino, Panarello, Greco (35′ st Virgillito), Valenca, Maimone (9′ st Viglianisi), Asero (42′ st Messina), Belluso (17′ st Grasso), Micoli. A disp.: Truppo, Napoli, Fratantonio, Giannaula. All. Filippo Raciti.
Arbitro: Ambrosino di Torre del Greco (La Regina di Battipaglia e Bertaina di Alba-Bra).
Note: osservato, ad inizio partita, un minuto di silenzio per le vittime di Casteldaccia. Ammoniti: Marin (S) e Greco (P). Recupero: 2′ e 6′.