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“Il Milazzo se la giocherà fino alla fine”, parola del presidente Costantino

Con 31 punti in 16 gare e solo tre lunghezze a separarlo dalla testa della classifica, il Milazzo ha cominciato un 2015 ricco di ambizioni. La squadra del presidente Salvatore Costantino, attendendo le prossime gare di campionato, giocherà infatti domani allo stadio “Marco Salmeri” il ritorno di Coppa Italia contro il Giarre.  Parliamo di questo e dei prossimi appuntamenti dei mamertini proprio con loro presidente in questa intervista.

Il presidente del Milazzo Salvatore Costantino
Il presidente del Milazzo Salvatore Costantino

Presidente, a Milazzo è ben cominciato il 2015. Prima metà di campionato in linea con gli obiettivi prefissati? “Sono sicuramente soddisfatto. Siamo pienamente dentro i programmi ed andremo a giocarcela fino alla fine”.

In casa di un Vittoria poco in forma è arrivato per voi l’ultimo successo, il terzo consecutivo. Media inglese in perfetto equilibrio.  Nelle prossime gare è importante continuare la striscia positiva?

“E’ molto importante continuare su questa scia. Dobbiamo far bene specie perché ci avviciniamo al derby, da giocare in casa con l’Igea Virtus e sarà una partita nella partita. Inoltre il Siracusa non molla e non è dunque possibile rischiare di rallentare l’inseguimento e trovarsi impreparati se proprio la capolista dovesse perdere dei punti lungo la strada”.

Lo stile della vostra squadra è ben chiaro, con un tasso di esperienza fuori dal comune espresso da chi più ha giocato tra le compagini siciliane. Questo è un assetto stabile o la base in cui innestare dei professionisti per ricercare un salto di categoria?Mi preme innanzitutto pensare ad oggi, quando siamo sulla metà campionato e con questa squadra si può e bisogna centrare l’obiettivo di una promozione. Questa può arrivare con una vittoria finale del campionato, attraverso i playoff o anche attraverso la Coppa Italia che parte da un difficile ritorno contro il Giarre. Poi sicuramente c’è tempo per presentarci al futuro”.

La rete di Venuti nella sfida di Coppa vinta con il Paternò
La rete di Venuti nella sfida di Coppa vinta con il Paternò

Mercoledì torna la Coppa Italia, con una qualificazione in bilico dopo il 2-0 inferto dall’outsider Giarre. Ci sono i presupposti per poter centrare al “Marco Salmeri” il prossimo turno e le messinesi hanno una tradizione positiva nella fase nazionale. Un’occasione importante: “Occasione importantissima per diversi aspetti. Giochiamo domani la prima ufficiale del Marco Salmeri dovendo onorare al meglio il debutto nel rinominato stadio e dovendo anche ribaltare il risultato dell’andata. La coppa non è l’unica ma è una buona possibilità di accedere alla serie D, quindi daremo il massimo per poter giocarci anche questa chance”.

Nonostante vi collochiate come una delle piazze più importanti del girone siete stati ripescati, unendo le forze per una rinascita del calcio milazzese. Questo progetto può garantire alla città del Capo il suo spazio nel calcio? “Senza dubbio questo progetto è nato allo scopo di garantire a Milazzo i palcoscenici che merita. In ogni caso non esistono al momento alternative ed è chiaro che noi, con le nostre forze possiamo arrivare dove siamo al momento. La cosa adesso necessaria è che ci sia un deciso supporto dell’imprenditoria della città e ciò non si è ancora realizzato”.

Chiudiamo con un suo pensiero sul campionato che affrontate, ancor più competitivo con un mercato ampio, una classifica corta sulla metà ed un fattore campo tendenzialmente più incisivo che in promozione. Pensa ci saranno sorprese? “Ho cercato di farmi un idea anche in virtù di quelli che sono stati i movimenti del mercato invernale. La prima piazza è sicuramente in ballo tra noi, il Siracusa e lo Scordia. Acireale e Vittoria possono senza dubbio ambire agli altri due posti disponibili nella griglia playoff, insidiate da chi come Igea Virtus e Castelbuonese ambisce a quel traguardo. Quanto alla zona bassa vedo invece male il Taormina, non quanto al campo, avendo visto l’ultima partita del 2014 in casa nostra, ma per il forte ritardo accumulato. E’ un’incognita il Città di Messina, che fa grossi movimenti di mercato e deve ancora raccoglierne i frutti, mentre è per me sicuramente fuori dalla mischia il Giarre, molto ben ricostruito con giovani interessanti”. 

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