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Il Milazzo riparte da Calcagno: “Una scelta di cuore, al di là della categoria”

Il Milazzo, che ha ripreso gli allenamenti lunedì, non getta la spugna, sapendo di avere tutte le carte in regola per ambire al ripescaggio in Eccellenza. La domanda è già stata inoltrata, così come annunciato dal presidente, Franky Alacqua. Insieme ai rossoblù, aspirano al salto di categoria anche la Jonica, il Casteltermini e la Santangiolese, mentre il Pozzallo ha rinunciato per l’impossibilità strutturale ad affrontare un eventuale campionato di Eccellenza.

SS Milazzo
Il logo dell’SS Milazzo

La concorrenza è agguerrita, ma il Milazzo può contare su alcuni fattori importanti: uno su tutti lo stadio “Marco Salmeri”, un impianto che rappresenta un lusso per la categoria. La data segnata in rosso è quella di martedì 11 agosto, giorno in cui il Consiglio Regionale dovrebbe decidere l’eventuale allargamento a 18 squadre dei due gironi, aprendo così la strada a due ripescaggi.

In casa mamertina regna un cauto ottimismo, ma l’incertezza sulla categoria non ha reso facile la vita al direttore sportivo Simone D’Arrigo per l’allestimento della rosa, considerato che alcuni elementi, pur attratti dal progetto, hanno preferito accasarsi in realtà già sicure di disputare il campionato di Eccellenza.

Calcagno
Francesco Calcagno celebra una rete segnata con il Milazzo

Il ds è riuscito a strappare le conferme dell’intramontabile Santo Matinella, ma anche di Laquidara, Scibilia, La Spada Salvatore Leo, raggiunto dal fratello Davide e da Presti, dimostrando di voler allestire una rosa di tutto rispetto, indipendentemente dalla categoria, perché se sarà Promozione l’obiettivo non potrà che essere la vittoria del campionato.

L’ultimo sì è stato quello di Francesco Calcagno, che nell’ultima stagione ha realizzato un solo ma pesantissimo gol, quello che ha permesso il blitz in casa della capolista Aci Sant’Antonio: “Avevo altre offerte, ma sinceramente mi sento milazzese, qui sto benissimo e non ho preso in considerazione alte ipotesi. È stata la classica scelta di cuore: non mi importa della categoria, l’unico desiderio era continuare a indossare la maglia rossoblù. La società ha strappato alcune conferme importanti: una scelta lungimirante puntare sullo zoccolo duro che ha fatto bene lo scorso anno. Lavoriamo agli ordini di mister Caragliano, anche se non conoscere la categoria crea un po’ di incertezza”.

Calcagno, Sciliberto e Genovese
Calcagno, Sciliberto e Genovese del Milazzo

Calcagno vuole vivere una stagione da protagonista con il Milazzo: “Rappresentiamo una piazza storica, appassionata, molto attaccata ai propri colori e alla squadra. Credo che se dovessimo affrontare il campionato di Promozione l’obiettivo sarà la vittoria. Se invece ci sarà il ripescaggio sono certo che la società allestirà una rosa per disputare comunque un campionato all’altezza. La base per lavorare e fare bene in ogni caso c’è e sono certo che il prossimo anno ci toglieremo delle soddisfazioni”.

Per ambire al salto di categoria, però, la squadra non dovrebbe incappare in alcuni passi falsi commessi nella passata stagione: “Nello scorso campionato abbiamo perso tanti punti in casa contro squadre di medio-bassa classifica. Questo alla lunga ha fatto la differenza, ma il bilancio resta positivo. Siamo amareggiati perché al momento dello stop dei campionati eravamo in corsa su due fronti: eravamo in piena zona playoff e in semifinale di Coppa Italia dopo aver vinto a Siracusa. È un peccato perché credo che ce la saremmo potuta giocare fino alla fine”.

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