A poche ore dall’inizio del match tanto atteso dai mamertini, viene in mente l’urlo liberatorio del compianto Marco Salmeri, immortalato anche sulla pagina ufficiale del sito del Milazzo. I ragazzi di Mister Rufini hanno onorato la maglia che indossano e lo hanno fatto per tutta la stagione senza lesinare impegno e dedizione.
Al di là di come andrà a finire ad Acireale, corre l’obbligo di fare i complimenti a questa compagine che non smetterà di stupire, sicuramente regalando molte emozioni in più rispetto quanto si era stati abituati a vedere negli ultimi anni al “Marco Salmeri”. I mamertini partono in trasferta reduci da una sconfitta con il Biancavilla anche se – a rigor di cronaca – i titolari messi in campo la settimana scorsa sembravano godere della classica opportunità per mettersi in luce dopo una stagione seduti in panchina. Molti gli assenti – forse troppi – tra i rossoblu, ma a far la voce grossa è stato proprio il Biancavilla che è riuscito, così, a strappare una meritata salvezza anzitempo. Adesso è tempo di rimettere le pedine al proprio posto e, stavolta, per una posta in paio dal sapore più allettante. I precedenti hanno visto le squadre difendere il loro territorio vincendo entrambi i confronti rispettivamente in casa.
La squadra del catanese ha sempre viaggiato con qualche marcia in più rispetto i mamertini, detenendo posizioni in classifica di qualche punto superiori ma il distacco tra le due compagini è stato sempre risicato. Certamente i granata hanno avuto, sin dalle prime battute di questo torneo, l’ambizione di voler fare il salto di categoria, sfumato nella stagione precedente in finale contro proprio la Sicula Leonzio neopromossa in Lega Pro (doppia promozione in due sole stagioni). Le intenzioni della società rossoblù sono state, di contro, sempre molto più caute anteponendo alla promozione una tranquilla salvezza e del bel calcio giocato. Restando in questi termini, il Milazzo ha raggiunto a pieni voti l’obiettivo prefissato, curando un vivaio dall’ottimo potenziale in ottica futura.
L’aver centrato importanti acquisti di esperienza sia nel mercato ad inizio stagione che, soprattutto, in quello di riparazione, hanno permesso a mister Rufini di essere competitivo in tutti i terreni di gioco del Campionato di Eccellenza. Rispetto l’ampia ed incomparabile rosa dello Sport Club Palazzolo (neo promossa in Serie D), il Milazzo ha gestito al meglio la stagione ed è riuscito a centrare persino un’importante Finale di Coppa Italia persa al ’92 contro un ottimo Troina. Se, dunque, da un lato troviamo una squadra ampiamente quotata alla promozione in Serie D – sin dai primi incontri di questo campionato 2016/2017 – quale l’Acireale, dall’altro puntiamo sulla sorpresa Milazzo che potrebbe rivelarsi il tallone di Achille, l’anello debole per quelle “corazzate” che sembrano già sentirsi la vittoria in tasca. Non possiamo che augurare il meglio alle due compagini e concentriamoci adesso sul match, sicuri di gustare almeno 90 minuti di calcio alla vecchia maniera, sano ma al tempo stesso altamente competitivo.