Per la terza volta in carriera, otto anni dopo la prima medaglia, il 28enne messinese Elios Manzi vince il bronzo agli Europei di judo. Sul tatami di Zagabria, in Croazia, si è aggiudicato il derby tutto italiano che nella categoria dei -66 kg lo opponeva al 30enne Matteo Piras nel Final Block. Manzi, dopo una prima fase di studio, è venuto fuori alla distanza, trovando diversi buoni attacchi e mettendo a segno a 51″ secondi dal termine un Waza-ari / Te-waza decisivo.
L’atleta messinese ha mostrato ancora una volta carattere e qualità, rialzandosi dopo alcuni infortuni che ne hanno frenato la crescita, conquistando per la terza volta il terzo posto agli Europei. Elios infatti ha sempre centrato il podio nei tre campionati Europei assoluti disputati in carriera. Il judoka originario di Santa Teresa di Riva si mette al collo un nuovo bronzo europeo dopo Kazan 2016 (nei -60 kg) e Sofia 2022 (nei -66 kg) e compie un importante passo avanti verso la qualificazione olimpica a Parigi 2024, conquistando ben 350 punti, vitali per il ranking.
Manzi ha iniziato il proprio percorso giornaliero contro il britannico Samuel Hall, mettendo a segno un Te-waza / Seoi-nage al 2’07″decisivo. Successivamente è stato il turno del russo Jago Abuladze: una sfida appassionante al Golden Score, dopo un waza-ari cancellato al russo. Al 4’53” bravissimo Manzi con un Ashi-waza / Ko-soto-gari a far calare il sipario. Sempre al Golden Score il judoka italiano si è imposto contro l’ucraino Bogdan Iadov. L’unica sconfitta di giornata in semifinale al cospetto del turco Muhammed Demirel, che al Golden Score ha completato un ottimo ribaltamento.
Poi la finale per il bronzo, vinta nonostante un occhio tumefatto in un precedente incontro, e celebrata con i familiari al seguito. Piras, nonostante la sconfitta che lo priva della sua prima medaglia ad un Europeo, resta comunque davanti a Manzi nel ranking olimpico per poco più di 100 punti in attesa degli ultimi tre eventi a disposizione in calendario prima della deadline del 24 giugno: i due Grand Slam asiatici e soprattutto il Mondiale di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti.
