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Il messinese Costantino a Euro 2020: “Sfidare Cr7 e Mbappé? Devo ancora realizzarlo”

Da Messina agli Europei. Il punto più alto della sua carriera lo ha raggiunto battendo sia gli avversari in campo che il Covid. Giovanni Costantino, match analyst e assistente nello staff della Nazionale ungherese guidata dal ct Marco Rossi, è il tipico esempio di chi, partito da molto lontano, non si è mai posto limiti e ha dovuto lottare per ottenere traguardi divenuti in questi anni via via sempre più importanti. Nel giro di una settimana i magiari hanno conquistato l’accesso ad Euro 2020 e la promozione nella massima categoria di Nations League. Il messinese Costantino, dopo essere guarito dal Covid, ha fatto in tempo a rientrare per la sfida vinta contro la Turchia mercoledì scorso, godendosi a pieno il secondo obiettivo centrato dall’Ungheria.

L’esultanza della Nazionale ungherese, promossa in Lega A di Nations League

Con lui abbiamo fatto una chiacchierata a cuore aperto, che proponiamo in due parti. Le difficoltà dopo la positività al Covid, le emozioni vissute per una qualificazione thrilling, la Nations League e le prospettive in vista di Euro 2020, slittato per la pandemia all’estate 2021.

La settimana perfetta, nonostante il Covid. Dopo la qualificazione agli Europei anche il balzo in Lega A di Nations League. Un doppio sogno che si realizza ed a cui avevi sempre creduto.

“L’avevo scritto anche su Facebook che non mi sarebbe bastata la qualificazione agli Europei, volevo vincere anche il girone di Nations League. Ci credevo tanto, pensavo potessimo riuscirci vedendo le prestazioni di settembre-ottobre e alla fine ce l’abbiamo fatta”.

La videochiamata con Costantino e Rossi dopo il 2-1 contro l’Islanda, valso la qualificazione a Euro 2020

Il pari (1-1) con la Serbia e la vittoria per 2-0 sulla Turchia hanno regalato l’approdo nell’élite della Nations League a spese della Russia. Facendo un passo indietro, l’incredibile rimonta contro l’Islanda nello spareggio playoff, lo scorso 12 novembre, è valsa il pass per Euro 2020. Decisivo Szoboszlai, autore del 2-1 in pieno recupero con un gol strepitoso. Costretto a casa per il Covid, come il ct Marco Rossi, come hai vissuto quei momenti?

“Quando sono risultato positivo al Covid per me è stato un duro colpo. Quella con l’Islanda era la partita più importante della mia vita. Nei primi giorni sono stato male fisicamente e mentalmente, poi il giorno della gara non ero ancora guarito e ho dovuto viverla da casa. Seguirla in tv è stato frustrante. Eravamo tutti costantemente in contatto, io, Rossi e Inguscio (il vice del ct che ha diretto la squadra, ndr). Il Covid mi ha tolto questo, ma a tante persone ha sottratto cose più preziose, come il lavoro e la vita, dunque mi ritengo fortunato. L’Islanda era andata in vantaggio e più passavano i minuti e c’era la frustrazione di non riuscire a segnare, nonostante attaccassimo in massa. Al minuto 88 abbiamo pareggiato con Nego e poi, dopo esserci confrontati, abbiamo voluto proseguire con lo stesso assetto tattico per cercare di arrivare ai supplementari. Nel recupero c’è stato il gol del 2-1 di Szoboszlai e lì ho iniziato a urlare per casa, con i vicini che mi bussavano. A seguire ci sono state le videochiamate con la squadra per mostrarci la festa sul campo e si sono susseguite anche durante la notte. Così hanno reso me e Rossi partecipi di tutto”.

Dominik Szoboszlai ha appena segnato la rete decisiva contro l’Islanda (foto Ansa)

Si parla tanto di Szoboszlai, la “stella” dell’Ungheria, in chiave mercato. Il centrocampista potrebbe lasciare il Salisburgo già a gennaio. Dove pensi andrà a giocare?

“So che il Milan lo vuole ancora ed era già stato molto vicino ai rossoneri quando si parlava di Rangnick come possibile allenatore, ma per la nostra mentalità di non puntare molto sui giovani penso che alla fine non verrà in Italia. 25 milioni di euro per un 2000, un giocatore di questo livello che ha tutta la carriera davanti a sé, sono pochi secondo me per il mercato attuale”.

I sei gironi di Euro 2020

Ad attendere l’Ungheria, nel mese di giugno, un girone europeo di ferro con il Portogallo di Cristiano Ronaldo, la Francia di Mbappé e la Germania di Neuer. Le prime due gare sono peraltro in programma a Budapest, Covid permettendo. Cosa significa per te poter partecipare ad Euro 2020 e sfidare certe nazionali?

“Devo ancora realizzarlo, manca un po’ all’Europeo, anche perché prima ci saranno a marzo le qualificazioni mondiali. Più si avvicinerà l’evento e più si prenderà consapevolezza di quanto fatto. Personalmente, per come sono fatto, penserò soltanto a quello che dovremo fare noi, non all’avversario. Fa certamente piacere poter sfidare campioni del calibro di Ronaldo e Mbappé, ma contro qualunque squadra dobbiamo giocare sempre per dare il massimo e cercare di vincere. Il contesto sarà particolare, si tratterà di un evento mediatico, ma per quanto riguarda la partita non cambierà niente rispetto alle altre volte ed io mi concentrerò esclusivamente sul campo”.

Prosegue…

https://www.youtube.com/watch?v=tqXO0oLTjM4

https://www.youtube.com/watch?v=xDsEkGYCn8w

 

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