Il primo a cui cedettero i nervi fu proprio capitan Corona. Cane e Stefani solo gli ultimi di una lunga lista. Alla voce “espulsioni” il Messina ha già raggiunto in stagione quota tredici. Al neo tecnico Di Costanzo il compito di rasserenare gli animi per portare a compimento la missione salvezza. Il 10 agosto 2014, a Pontedera, primo turno di Tim Cup. Sul 3-1 in favore dei toscani, ad eliminazione già sancita, il rosso rimediato Re Giorgio al 47’ della ripresa, reo di aver colpito un avversario con uno schiaffo al volto. Per il bomber di Cinisi tre giornate di stop nella competizione. In Coppa Italia, ma di Lega Pro, l’uscita di scena arriva in virtù del 2-0 di Salerno. A sbloccare il risultato un rigore trasformato da Calil e concesso per l’intervento da ultimo uomo su Colombo: l’espulso è il rumeno Marin, sebbene dalle immagini sembrasse Stefani l’autore del fallo.
Capitolo campionato. Messina-Matera 0-5, gara da incubo. Al “San Filippo”, con la squadra di Grassadonia sotto di un gol, la mazzata arriva al 20’ quando Altobello si scaglia a palla lontana su Letizia: rigore ed espulsione. Giallorossi in 10 ed autentico tracollo. A Pagani, nel turno successivo, nel libro dei “cattivi” finisce Silvestri. Il difensore incassa due gialli, tra il 43’ ed il 46’ del secondo tempo, con il Messina sconfitto per 1-0 dagli azzurrostellati. Quindi il nuovo tonfo casalingo con la Casertana. Dopo la goleada dei rossoblù, sull’1-5 i padroni di casa perdono la testa. Enrico Pepe si fa cacciare per doppia ammonizione al 37’ della ripresa, mentre Bortoli (entrato da appena due minuti) lo segue anzitempo negli spogliatoi a causa di un fallaccio su Bianco. Peloritani addirittura in nove. A Castellammare di Stabia il Messina strappa un buon pari (1-1), ma è costretto a chiudere in sofferenza per l’inferiorità numerica originata dal rosso comminato a Benvenga per un fallo da dietro, a 6’ dal termine. A Martina Franca un ko subìto in rimonta, per 2-1, che lascia grandi rimpianti. Donnarumma, espulso ad un minuto dal 90’ per proteste, spegne le residue speranze di raggiungere la parità.
Girone di ritorno. A Caserta clamorosa l’ingenuità di Izzillo che al 9’ del secondo tempo, sullo 0-0, riceve la seconda ammonizione della sua partita per un tocco con il braccio, sanzionato forse con eccessiva fiscalità. Il match termina sul 3-1 in favore dei campani. Messina-Paganese 1-1. Al rientro dopo un lungo stop per infortunio, Enrico Pepe rifila un colpo proibito a Girardi dopo il fischio finale. L’arbitro vede tutto e il Giudice sportivo lo punisce con due giornate di squalifica. Lo stesso difensore si ripete a Lamezia (sfida persa per 2-1), quando a 10’ dal termine si becca il secondo giallo per una inutile entrata nei pressi della linea laterale, collezionando la terza espulsione stagionale. Il resto è storia recente. Altra chiusura in nove uomini: sotto la doccia Cane e Stefani, il primo per doppia ammonizione, il secondo per proteste nei confronti dell’arbitro, in Messina-Melfi 1-2. L’ultima dell’era Grassadonia.