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Il Messina “vede” la C, ecco scenari e prossimi step. Proroga per il mercato?

Alle 14:45, in anticipo sulla tabella di marcia, sono iniziate le discussioni conclusive dei legali dei club coinvolti, che si sono prolungate sino alle 20.30. Alle 15:10 nuovo intervento in aula dell’avvocato che tutela il Messina, Giovanni Villari, che ha sposato in pieno la linea adottata dall’accusa nei confronti di Barletta e Vigor Lamezia, invitando il Tribunale Federale Nazionale ad accogliere in toto le richieste del Procuratore Federale Stefano Palazzi.

Il Presidente del Tribunale Federale Nazionale Sergio Artico
Il Presidente del Tribunale Federale Nazionale Sergio Artico

Il 17 agosto la corte presieduta da Sergio Artico dovrebbe pronunciarsi su tutte le società coinvolte. Non è prevista una lettura ufficiale della sentenza e quindi non saranno ammesse le telecamere. La decisione sarà ufficializzata dalla Figc sul proprio portale ufficiale e notificata lunedì prossimo alle società interessate. La riunione del Consiglio Federale, chiamato a formalizzare l’eventuale inserimento del Messina in Lega Pro in luogo delle società retrocesse, avverrà presumibilmente soltanto dopo l’appello.

Discordanti le interpretazioni giurisprudenziali sulla composizione dei gironi: c’è chi ritiene che si libereranno due posti e chi “vede” invece solo un vuoto in terza serie, dal momento che il Barletta ripartirà dall’Eccellenza con una nuova società, proprio come ha fatto l’ASD Reggio Calabria per farsi trovare pronta ai nastri di partenza della D. Perseguiti i dirigenti della precedente “SS Barletta”, sarà il Consiglio Federale a fare ordine in merito. C’è comunque da valutare la posizione del Teramo. Se tra sentenza ed appello verrà confermata la responsabilità diretta per il club si apriranno le porte delle D e vi sarà un posto disponibile in più in Lega Pro. Se verrà “derubricata” in oggettiva possibile la ripartenza dai professionisti, sulla quale spera ancora l’avvocato Chiacchio.

L'avvocato Giovanni Villari in aula
L’avvocato Giovanni Villari in aula

Da evidenziare un cambio di procedura tra primo e secondo grado. Se lunedì 10 agosto Giovanni Villari aveva formalizzato per via telematica, tramite pec, l’interesse del Messina ad intervenire in giudizio, questa fattispecie non è prevista per l’eventuale partecipazione al secondo grado, se le società deferite – come sembra – ricorreranno in appello contro il provvedimento di retrocessione o esclusione dal campionato. Il legale dovrà quindi prenotare un altro volo per Roma e presentare di persona la documentazione cartacea richiesta per prendere parte alla seconda fase del processo. Il 27 agosto è prevista la compilazione dei calendari e non si può escludere che in quella data compaiano ancora delle “ics” al posto dei club riammessi, a meno che la seconda pronuncia non arrivi già prima (24-25 agosto, ma serve una corsa contro il tempo).

Il bolognese Mattia Grassani ipotizza che il terzo e definitivo grado di giudizio possa concludersi soltanto tra il 3 e 4 settembre, praticamente a ridosso del via dei campionati (rinviato al 6 settembre lo start della Lega Pro, quello della D potrebbe slittare addirittura al 13). Come avvenuto un anno fa con il Vicenza – riammesso in extremis in serie B – i club interessati dovrebbero essere in grado di richiedere una “proroga” per il mercato, che altrimenti chiuderebbe il 31 agosto, in una data in cui potrebbero non avere ancora la conferma ufficiale e definitiva della categoria in cui militeranno. Sul punto Villari è pronto a dare battaglia.

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