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Messina

Il Messina tra campo e trattative. Da Sciotto un ultimo segnale agli acquirenti

Lo scorso 1 luglio l’Acr Messina comunicò che il presidente Pietro Sciotto, “come da accordi con il gruppo imprenditoriale che sta trattando l’acquisizione del pacchetto di maggioranza della società”, aveva provveduto agli adempimenti riguardanti il “pagamento delle spettanze di competenza del mese di maggio (stipendi e contributi previdenziali) e della rata di giugno nei confronti del Fisco”. Il club chiarì inoltre che il gruppo estero avrebbe indicato il nuovo direttore sportivo.

Curva Sud
Bandiere e cori a Piazza Unione Europea (foto Paolo Furrer)

Pochi giorni dopo però venne designato Giuseppe Pavone, un vecchio pallino dello stesso Sciotto. Una scelta che sembrò allontanare l’eventuale cambio di proprietà, rilanciando le perplessità di una piazza reduce da una stagione più confortante del solito sul campo ma spiazzata da lunghi mesi d’attesa, che hanno convinto i tifosi a scendere in piazza, come non accadeva da anni.

Oggi si apprende di nuovi contatti tra i legali delle parti in causa. La pubblicazione del rinnovato organigramma societario ha consentito di appurare che l’avvocato Fortunata Sciotto e il consulente del lavoro Mario Bitto hanno affiancato gli storici collaboratori del presidente, l’avvocato Giuseppe Cicciari e il commercialista Giovanni Giliberto. Nulla si sa invece in merito all’identità degli uomini di fiducia della controparte.

Pietro Sciotto
Il presidente del Messina Pietro Sciotto (foto Paolo Furrer)

I contatti con il sindaco Federico Basile hanno consentito di conoscere almeno la data ultima per il possibile “closing”, che non potrà avvenire dopo il 30 luglio, senza però scalfire una riservatezza che si è trasformata in mistero. Nelle ultime ore il presidente Sciotto ha saldato anche gli stipendi e i contributi previdenziali del mese di giugno, come conferma l’ufficio stampa da noi interpellato sul tema. Una formalità, un atto di ordinaria amministrazione che normalmente non fa notizia, che poteva essere onorata fino al prossimo 1 agosto.

Ma in un momento così delicato, in cui tifosi e appassionati guardano al futuro societario più che al calciomercato, sembra un ultimo segnale lanciato agli acquirenti. Il Messina ha insomma completato un altro passaggio che sembra propedeutico alla definizione della trattativa. Resta lecito dubitare dopo un mese di silenzi, in cui il fondo americano-lussemburghese è rimasto nascosto, come un’oasi con l’acqua fresca nel deserto.

Giuseppe Salvo
Giuseppe Salvo sulla pista d’atletica in ritiro (foto Paolo Furrer)

Il momento è propizio, non soltanto perché il 30 luglio è alle porte. Il Messina ha occupato soltanto dodici dei 23 posti in lista disponibili e c’è un mese di tempo per individuare gli over che potrebbero cambiare i giudizi sull’effettiva competitività del gruppo. Il ritardo accumulato è colpevole e imperdonabile, perché ricorda le sette estati precedenti, ma giova ricordare che un anno fa la Casertana ripescata completò una squadra di vertice a settembre, grazie ad una finestra di mercato supplementare, scelte vincenti e soprattutto ad un budget maggiore.

Decine di società di B e C hanno esuberi in abbondanza e a fine agosto dovranno tagliare rose chilometriche e dai costi insostenibili. Fermo restando che sulla solidità del fondo è impossibile pronunciarsi e sperare sempre in miracolose rincorse è ardito e rischioso come giocare con i carboni ardenti senza guanti.

Giacomo Modica
Lo sguardo determinato di Giacomo Modica (foto Paolo Furrer)

Il primo sopralluogo nel ritiro di Zafferana Etnea, in una struttura molto confortevole, ha consentito intanto di appurare un clima sereno, lontanissimo dalla concitazione e dallo scoramento vissuti ai piedi del Municipio. Spiccano la determinazione e la tranquillità di Giacomo Modica, soddisfatto per i primi passi del suo nuovo Messina e pronto a sfidare nuovamente gli scettici, come quando le sconfitte in serie dell’ultimo girone di andata sembravano averne segnato il destino.

Dispensa sorrisi anche uno dei pochi senatori superstiti, Marco Manetta, che ha lodato la gamba e la propensione al sacrificio dei cinque under già selezionati sul mercato, che si aggiungono ai sei riconfermati. Dopo Ortisi, anche Lia riabbraccia per la terza volta in otto anni l’Acr.

Federico Basile
Il sindaco durante l’incontro con i tifosi (foto Paolo Furrer)

Ma è chiaro che soltanto una manifestazione concreta d’esistenza del fondo estero muterebbe gli attuali scenari. La società ha fatto riferimento ad “altre proposte di acquisizione eventualmente pervenute” da valutare dopo il 30 luglio, se la fumata sarà nera. Non a caso sul web è tornata d’attualità la candidatura dell’imprenditore Ettore Minore. Messina teme di rivivere il film che vede una società perennemente sul mercato, sempre in mano a Sciotto alla fine della pellicola. Nell’intervallo abbiamo acquistato i popcorn, ora serve un colpo di scena. Dagli Stati Uniti o dal Lussemburgo.

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