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Il Messina torna al passato: al ds Ferrigno l’incarico di superare la crisi

Dopo la rivoluzione di gennaio, con il Messina che ha definito ben quindici operazioni nel mercato di riparazione, senza però trovare il bandolo della matassa, il patron Pietro Lo Monaco ha deciso di fare un passo indietro. A distanza di tre mesi l’incarico di direttore sportivo è stato quindi riaffidato a Fabrizio Ferrigno. Il 14 dicembre scorso la società annunciò la risoluzione del rapporto di collaborazione con il dirigente napoletano, che sembrava in predicato di accasarsi al Pisa. In realtà la rescissione non si è mai concretizzata ed ora, a sorpresa, si rinnova un binomio che aveva d’altronde caratterizzato anche il precedente biennio tra i professionisti con il Milazzo oltre all’esperienza triennale in riva allo Stretto.

Ferrigno contesta la direzione arbitrale nell'ultimo Messina-Melfi: subirà una maxi-squalifica
Ferrigno contesta la direzione arbitrale nell’ultimo Messina-Melfi: subirà una maxi-squalifica

Per un curioso scherzo del destino Ferrigno ripartirà da Messina-Melfi, autentico spareggio salvezza per i giallorossi, chiamati a ripartire dopo quattro sconfitte di fila per scongiurare l’incubo playout. La stessa gara che nella scorsa stagione costò al ds una lunga squalifica, in seguito al contestato arbitraggio di Marinelli di Tivoli. Allontanato dalla panchina per proteste, dopo uno tanti episodi dubbi, l’ex bandiera del Catanzaro venne inibita per quattro mesi e mezzo. Un ritorno clamoroso, dicevamo. A pesare evidentemente il grande legame con alcuni dei senatori della squadra: basti pensare alle recenti interviste di Giorgio Corona, che a più riprese aveva riconosciuto i grandi meriti di Ferrigno ma anche di tanti altri protagonisti del recente passato, come Ferreira, Maiorano o Bucolo, ai quali invece la proprietà non ha sempre destinato parole al miele dopo le rispettive partenze.

Un primo piano del direttore sportivo del Messina Danilo Pagni
Un primo piano del direttore sportivo del Messina Danilo Pagni

Il Messina mantiene, almeno sulla carta, due direttori, dal momento che nel comunicato ufficiale il club ha aggiunto che Danilo Pagni rimarrà nei quadri societari, svolgendo le proprie mansioni esternamente ed in appoggio alla struttura tecnica”. Il dirigente, originario di Castrovillari, da domenica non ha ancora lasciato la Calabria e mercoledì seguirà dal vivo al “Ceravolo” Catanzaro-Foggia, il match che metterà di fronte due delle prossime avversarie del Messina, che già domenica sarà di scena in Puglia. Avrà modo di relazionare allo staff tecnico, anche se è evidente che il suo ruolo viene quanto mai ridimensionato. La breve gestione di Pagni è stata caratterizzata da un abbattimento dei costi, garantito da ben nove cessioni, su tutte quella del croato Bjelanovic, il cui contratto era abbastanza oneroso rispetto agli standard fissati dalla proprietà. A lasciare anche Vincenzo Pepe, Lagomarsini, Bucolo e De Bode ed elementi poco impiegati come Gaeta, Paez, Stampa e Migliore.

Pagni e Spiridonovic  nel giorno della presentazione (foto Enrico Di Giacomo)
Pagni e Spiridonovic nel giorno della presentazione (foto Enrico Di Giacomo)

Tra i sei volti nuovi soltanto Mancini (peraltro ancora out per infortunio) e Ciciretti (calato vistosamente alla distanza) hanno mostrato numeri degni della loro fama, mentre Spiridonovic ha offerto una perla al “Via del Mare” e poco più. Ridotto l’apporto di De Paula (domenica a Lamezia l’assist per Orlando) mentre Rullo è la principale delusione. Per Berardi infine due buone prove ma anche cinque reti al passivo: considerato che gli esami ai quali si è sottoposto Iuliano hanno evidenziato un problema che originerà almeno un mese di stop, l’ex laziale continuerà a difendere i pali ancora a lungo. Sarebbe comunque ingeneroso bocciare “tout court” il mercato condotto da Pagni, che aveva avuto alcune felici intuizioni, individuando nei vari Magliocchetti, Serpieri, Infantino, Rajcic ed Alessandro altri potenziali innesti di gennaio. Soprattutto i primi tre, che adesso stanno contribuendo alla risalita di Aversa Normanna, Cosenza ed Ischia, erano ad un passo dall’indossare il giallorosso ma si decise poi di dare fiducia all’attuale retroguardia – la peggiore della categoria – (che ha incassato fin qui 44 reti!), mentre in altre trattative, come quella con Infantino, avrebbe pesato invece l’austerity imposta dalla proprietà.

Corona ed il ds Ferrigno: la stretta di mano a luglio suggellò il rinnovo del contratto
Corona ed il ds Ferrigno: la stretta di mano a luglio suggellò il rinnovo del contratto

Probabilmente non è mai sbocciato un grande feeling con una squadra che è stata quasi totalmente plasmata da Ferrigno e proprio questo aspetto potrebbe avere convinto Lo Monaco ad una scelta che peraltro non appesantisce ulteriormente il bilancio. Al ds tornato in sella quindi l’incarico di scuotere il riconfermato Grassadonia ed un gruppo che ha esaurito i bonus ma ha ancora un quarto di campionato per risalire la china e centrare la permanenza diretta, che resta comunque distante appena tre punti e che potrebbe già essere prenotata battendo il Melfi tra poche ore al San Filippo.

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