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Il Messina torna a Crotone con sei uomini in più rispetto alla Coppa Italia

Terza trasferta stagionale, la seconda in campionato dopo la sfortunata parentesi di Cerignola, per il Messina, che torna per la seconda volta a Crotone a distanza di un mese. Dopo l’immeritato ko in Coppa Italia, con i legni colpiti da Ortisi e Mamona, in campo scenderanno due formazioni molto differenti.

Krapikas e Ortisi
Krapikas e Ortisi a Cerignola (foto Gianni Marino)

Rispetto al 10 agosto, l’Acr ha sei uomini in più a disposizione: il portiere Krapikas, i difensori Rizzo e Salvo, che era out per infortunio per la prima sfida dello “Scida”, il centrocampista Petrucci e gli attaccanti Luciani e Cominetti. Il Crotone invece ha tesserato l’attaccante albanese Aristidi Kolaj, ex Pescara, e il difensore Nicolò Armini, prelevato dal Potenza. Hanno firmato entrambi un triennale.

I calabresi hanno salutato la Coppa dopo i rigori con il Catania, proprio come era accaduto un anno prima, quando gli etnei alla fine sollevarono il trofeo, e battuto l’Altamura all’esordio in campionato. La formazione di Emilio Longo però è ora reduce dai ko con Cavese e Trapani, soprattutto il primo duro da digerire, contro una neopromossa. In casa Messina rosa al completo, anche se ha accusato qualche fastidio Frisenna, in rete sabato contro il Taranto.

Manetta
Capitan Manetta con gli arbitri (foto Ciccio Saya)

Se Modica decidesse di concedere un po’ di riposo all’ex Sant’Agata e Licata, potrebbe rimpiazzarlo Petrucci, che è stato nuovamente proposto da potenziale titolare nella partitella di mercoledì mattina, in cui comunque sono state provate varie soluzioni e differenti schemi tattici. Un po’ come era accaduto la settimana precedente, quando Anatriello ha dato ottime risposte sulla corsia, cedendo il posto a centro area a Luciani.

Venerdì è in programma la rifinitura, che precederà come tradizione la partenza per la trasferta. Dovrebbe essere riproposto lo stesso assetto offensivo, dal momento che Anatriello è già a quota tre reti, Pedicillo ha firmato due assist e ha mancato d’un soffio la prima marcatura, ricoprendo peraltro più ruoli a gara in corso, mentre Luciani si è appena sbloccato su rigore, il primo in casa in quasi tre anni e mezzo, dopo il precedente siglato da Ciro Foggia nel maggio 2021.

Marino
Marino guida la retroguardia del Messina (foto Ciccio Saya)

Non mancano le opzioni negli altri reparti. Se il Messina avrà under a sufficienza tra i giocatori di movimento, Krapikas potrà contendere una maglia da titolare a Curtosi. Il calendario adesso si farà più fitto: mercoledì 25 settembre c’è il primo infrasettimanale a Latina e si tornerà in campo quattro volte in 17 giorni. Salvo e Rizzo potrebbero quindi rappresentare a maggior ragione un’alternativa a Lia e Marino.

Mentre in mezzo al campo tutto dipenderà dal pieno recupero di Frisenna, con Petrucci destinato a scalare le gerarchie, se Modica ne apprezzerà applicazione e impegno. Con il precedessore nel ruolo, Marco Firenze, il feeling non sembrò mai sbocciare del tutto. Confidano progressivamente in un maggiore minutaggio anche gli elementi fin qui poco impiegati, da Morleo a Re, reduci da infortuni, da Cominetti a Simonetta.

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