Nel primo tempo superiorità territoriale dei locali, insidiosi con Gallo e Ceccarelli. Ma la migliore chance la costruiscono gli ospiti al 36′ con Balde, che scarta anche Albertazzi in uscita ma poi conclude sull’esterno della rete. Nella ripresa valzer di cambi e meglio gli ospiti, pericolosi con Fiorani e ancora Balde. Un buon pari ma la vittoria della Turris ad Avellino allontana la salvezza diretta.
Il pre-partita. Ben quattro novità nell’undici titolare del Messina che sfida il Picerno optando per il 3-5-2: Ferrini e Trasciani (al rientro) al centro della difesa, Versienti sulla corsia esterna e Konate nel terzetto di centrocampo. I peloritani vogliono tornare a correre per approfittare del ko nell’anticipo della Gelbison e avvicinarsi alla salvezza diretta, nonostante le assenze di Kragl e Ragusa. Tra i locali pesante la defezione di Esposito, che ha firmato ben sette reti in stagione, tante quante il giallorosso Balde nel 2023.
La cronaca. Una fitta pioggia si è abbattuta sul centro lucano nelle ore antecedenti al match e non risparmierà le squadre anche nel corso del primo tempo. Al 4′ un insidioso traversone dalla sinistra, decisivo l’anticipo di testa di Ferrini su Albadoro. Sugli sviluppi della battuta del corner Diop non riesce ad andare al tiro. Al 10′ Ceccarelli non riesce a sfruttare un calcio di punizione dal limite: il pallone si spegne a lato. Al 12′ ci prova di testa Diop, ma il suo colpo di testa è decisamente alto. L’attaccante senegalese poco dopo viene ammonito per un colpo al volto rifilato a Ferrini.
Balde e Perez fanno tanto movimento e cercano di alzare il baricentro della squadra. Al 19′ ci prova Ceccarelli da destra ma Fumagalli può bloccare facilmente. Al 23′ vane le proteste locali per un mani in area di Ferrini, giudicato però involontario. Al 28′ la prima vera palla gol con Gallo che da fuori area trova una deviazione: il pallone si spegne sull’esterno della rete, dando l’illusione del gol. Poi è fuori misura la girata di Albadoro. Il Picerno fa la partita ma il Messina si difende con ordine, limitando i reali rischi. Al 35′ ad esempio è larghissimo il tentativo di Golfo. Al 36′ la prima ripartenza ospite, con Fofana che serve in profondità Balde: l’ex Foggia scarta Albertazzi in uscita ma non riesce poi da posizione defilata a battere in rete, il pallone si spegne di un soffio a lato. Al 38′ Ceccarelli raccoglie una respinta corta proprio di Balde e ci prova dal limite, superlativa la risposta di Fumagalli, che si rifugia in angolo. L’ex Avellino ci riprova di testa in tuffo in area al 44′ ma il portiere è ancora attento. Si chiude sullo 0-0 un primo tempo di sofferenza, in cui il Messina è cresciuto timidamente alla distanza.
In avvio viene toccato duro Perez, costretto a ricorrere alle cure dei sanitari. Al 6′ Fumagalli è attento e respinge un traversone dalla destra di Novella. Primi cambi al quarto d’oro: dentro Setola e D’Angelo per il Picerno, Fiorani per l’acciaccato Konate nel Messina. Sull’infortunio del centrocampista e l’ingresso – per la terza volta in pochi minuti dello staff medico peloritano – si accende una mischia e ne fa le spese il diffidato Fumagalli, che quindi salterà per squalifica la gara con la Juve Stabia. Al 18′ Perez termina a terra in area e chiede il rigore ma il direttore di gara propende per un fallo dell’attaccante ospite. Al 23′ primo squillo della ripresa, con Fiorani che conclude do poco alto sulla traversa dal limite dell’area. Calano le emozioni, prosegue il valzer di cambi: dentro Celesia, Santarcangelo ed Emmausso. Dopo i cambi Perez viene chiuso in extremis dalla difesa lucana mentre sulla ripartenza termina alto il colpo di testa di Santarcangelo. Al 31′ bella progressione di Balde, che conquista un corner: sulla battuta Ferrara termina a terra in area e chiede invano un altro penalty. Triplo cambio per Raciti e Cinelli nel finale: dentro Marino, Grillo e Curiale.
Al 39′ proprio Grillo sfonda sulla sinistra e viene chiuso in extremis. L’azione prosegue e Curiale è insidioso di testa sul un traversone dalla sinistra. Il Messina è cresciuto decisamente alla distanza e l’inerzia è cambiata rispetto al primo tempo. I locali provano a replicare con Emmausso, che però non inquadra completamente la porta. Al 43′ Curiale sfonda sulla sinistra e conquista una punizione. Poi si accende una rissa e vengono espulsi proprio l’attaccante ospite e Setola tra i lucani. Dopo l’interruzione vengono assegnati ben sette minuti di recupero, inevitabili. Al 49′ ci riprova Emmausso ma Fumagalli blocca. Per il Messina è un pari prezioso in ottica salvezza, il cui valore viene però annacquato dal pesantissimo successo esterno della Turris ad Avellino: i biancorossi adesso vantano tre punti di margine sul Messina oltre al vantaggio degli scontri diretti. Lo spettro dei playout insomma è più vicino, ma potrebbe rivelarsi determinante il margine sulla penultima (al momento +7): se il distacco dalla quintultima sarà di almeno 9 punti non si disputerà lo spareggio e ci sarà una seconda retrocessione diretta. Per il Messina domenica 16 aprile l’ultimo impegno casalingo contro la Juve Stabia mentre la stagione regolare si concluderà con la trasferta di Taranto.
Il tabellino. Picerno-Messina 0-0
Picerno: Albertazzi, Ferrani (K), De Cristofaro, Ceccarelli, Albadoro (29′ st Emmausso), Gonnelli (22′ st Garcia), Golfo (14′ st D’Angelo), Guerra, Diop (29′ Santarcangelo), Novella (14′ st Setola), Gallo. In panchina: Rossi, Gammone, Allegretto, Reginaldo, Pagliai, Monti. Allenatore: Emilio Longo.
Messina: Fumagalli, Berto, Fofana (K), I. Balde (36′ st Curiale), Konate (16′ st Fiorani), Ferrini, Ferrara, Trasciani, Versienti (28′ st Celesia), Perez (36′ st Marino), Mallamo (36′ st Grillo). In panchina: Lewandowski, H. Balde, Iannone, Zuppel. Allenatore: Ezio Raciti.
Arbitro: Claudio Petrella di Viterbo. Assistenti: Marco Cerilli e Federico Fratello di Latina. Quarto uomo: Claudio Allegretta di Molfetta.
Note – Espulsi al 43′ st Curiale (M) e Setola (P). Ammoniti: Diop (P), Trasciani (M), Mallamo (M), Fumagalli (M), Celesia (M). Corner: 9-3. Recupero: 1′ pt e 7′ st. Spettatori: 474 paganti per un incasso 4.700 euro.