Nonostante le smentite di proprietà e dirigenza, l’impressione è che il mercato che aprirà ufficialmente il prossimo 5 gennaio per chiudersi poi alle ore 23 del 2 febbraio potrebbe coincidere con una mini-rivoluzione in casa Messina. Hanno già salutato la compagnia il centrocampista Vito Migliore, ’95 ex Torino e Milazzo che in riva allo Stretto ha patito i problemi fisici, e l’attaccante croato Sasa Bjelanovic, che dopo avere finalmente recuperato la forma migliore e realizzato le prime due reti stagionali contro Ischia e Benevento, ripartirà dal Pordenone, fanalino di coda del girone A di Lega Pro con appena 6 punti all’attivo. Sulla sua posizione il neo direttore sportivo Danilo Pagni è stato chiarissimo: “Ha chiesto di andare via per seri problemi familiari. È un grande professionista e non abbiamo opposto resistenza, anche perché noi vogliamo soltanto giocatori che scendano in campo con il coltello tra i denti”.
La lista dei partenti potrebbe allungarsi ulteriormente nei prossimi giorni. Da settimane vengono infatti esclusi dalla lista dei convocati il venezuelano Gustavo Andrés Paez Martinez, schierato soltanto in qualche scampolo di partita e la punta Marco Gaeta, che pure dopo la partenza di Bjelanovic potrebbe trovare maggiore spazio. Dopo il “caso” legato ai tweet polemici della ragazza, che lamentava il mancato impiego dell’attaccante milanese, soltanto tribuna per l’ex Teramo. Tante esclusioni anche per il centrocampista Elio Nigro, finito nel dimenticatoio sia per problemi fisici che per scelte dello staff tecnico.
Vi sono poi almeno tre giovani che rappresentano autentici oggetti misteriosi, come l’ex Bassano Marco Bortoli, il rumeno Vlad Marin e soprattutto l’ex livornese Samuele Stampa, impiegato soltanto dalla formazione “Berretti” nel corso dei primi quattro mesi in giallorosso. Se si troverà un acquirente potrebbero partire. Ai margini sono finiti infine gli ex genoani Ettore Lagomarsini, che potrebbe anche prendere in considerazione una cessione pur di ritrovare minutaggio, ed il centrale difensivo Alessio De Bode, ripescato comunque nelle ultime settimane da Grassadonia. I due hanno sempre giurato fedeltà eterna ai colori biancoscudati ma la permanenza in panchina non è semplice da digerire, soprattutto per il portiere protagonista di una doppia promozione.
Sul banco degli imputati c’è sicuramente il fantasista Vincenzo Pepe, titolare quasi inamovibile ma fin qui davvero poco incisivo. Pagni ha aggiunto dopo la gara di Salerno che “Abbiamo già stilato un mini-programma tecnico con la proprietà e lo stiamo sviluppando in grande sintonia, con idee molto chiare. Ci muoveremo sul mercato, intervenendo con almeno un innesto per reparto”. L’impressione è che si vada anche oltre e la priorità è rappresentata dalle corsie esterne, anche perché i vari Benvenga, Donnarumma e Cane hanno viaggiato a corrente alternata. È soprattutto a sinistra che manca un’alternativa e non a caso spesso giocatori con altre caratteristiche sono stati adattati in quella posizione.
La squalifica di Bucolo non fa dormire sonni tranquilli ai peloritani e la generosità di Damonte ed Izzillo non bastano: per cui anche in quella posizione si potrebbe intervenire per rimpiazzare più efficacemente la perdita di Maiorano. In avanti soprattutto va rimpiazzato Bjelanovic con un elemento che abbia caratteristiche più simili a quelle di De Vena, già a quota 7 con l’Aversa Normanna, e Caturano, che ha siglato domenica il sesto centro con il Melfi, che a Corona o all’alter ego Gaeta, peraltro sul piede di partenza. Impossibile chiedere di più a Bonanno, comunque unico ’95 a trovare continuità di rendimento.