Si accomodano in tribuna l’esperto Ignoffo, che in settimana aveva subito un lieve acciacco nel corso dell’amichevole con il Messina Sud, il giovane Di Stefano ed i sudamericani Sosa, Piovi e Scoponi, il cui tesseramento dovrebbe essere formalizzato a breve. Sulle loro qualità lo staff tecnico peloritano scommette ad occhi chiusi.
In difesa si rivedono Cucinotta e Caldore, in mezzo si ricompone la coppia composta da Bucolo e Maiorano, quest’ultimo reduce da un turno di stop, sulla corsia esterna esordio stagionale per Gherardi, preferito a Parachì, che non trova spazio neppure in panchina. In avanti infine ritorna dal primo minuto Corona al fianco di Chiaria. Soltanto quattro over per l’Arzanese, che schiera ben sette under tra i titolari e sei in panchina.
In avvio di ripresa clamoroso palo centrato da El Ouazni, che a tu per tu con Lagomarsini non riesce a concludere efficacemente nello specchio: i peloritani possono tirare un sospiro di sollievo. Al 5’ Catalano corre ai ripari ed inserisce Simonetti al posto di Gherardi, autore di un positivo esordio. Padroni di casa schierati con il 4-3-2 dopo l’espulsione di Cucinotta. Al 9’ giallorossi in vantaggio con un destro al volo di Corona che si insacca di prepotenza sotto l’incrocio: rete di rara bellezza e Messina in vantaggio nonostante l’inferiorità numerica. Al 15’ sorvola la traversa la botta da fuori area di Giannusa. Ferraro prova a correre ai ripari, inserendo Ausiello prima e Figliolia poi. Al 18’ è però il Messina a sfiorare il raddoppio con Chiaria, servito al meglio in profondità da Chiaria: determinante la deviazione in corner di Fiory. È il solito Corona a fare salire l’intera squadra, monetizzando una preziosa rimessa laterale. Ultimo avvicendamento tra gli ospiti, con Di Ruocco che prende il posto di Gori, mentre tra i locali Caiazzo rileva Caldore e Quintoni rimpiazza Chiaria, con lo schieramento che muta in un più cauto 4-4-1. Al 40’ termina ampiamente alta la botta da fuori di Ausiello. L’Arzanese, dopo un ottimo primo tempo, non è riuscita in alcun modo a sfruttare la superiorità numerica, calando vistosamente alla distanza. Bisogna attendere il ’95 per la conclusione da fuori area di Di Ruocco, bloccata a terra da Lagomarsini. La scena si ripete poco dopo, quando l’estremo difensore peloritano si rifugia in corner sul diagonale dello stesso Di Ruocco. Sugli sviluppi del corner successivo viene espulso Caso, reo di avere colpito a gioco fermo Guerriera, che lascerà il campo in barella. Finisce così, nonostante otto minuti di recupero. Prova di forza del Messina che, nonostante l’inferiorità numerica durata un tempo e le numerose assenze, si issa nei quartieri alti della graduatoria, ribadendo una volta di più le ambizioni di promozione.
Il tabellino. Messina – Arzanese 1-0
Marcatore: al 9′ st Corona (M).
Messina (4-4-2): Lagomarsini, Caldore (dal 27′ st Caiazzo), Bolzan, Bucolo, Cucinotta, Silvestri, Gherardi (dal 2′ st Simonetti), Maiorano, Chiaria (dal 34′ st Quintoni), Corona (K), Guerriera. In panchina: Iuliano, Buongiorno, Lasagna, Costa Ferreira. Allenatore: Gaetano Catalano.
Arzanese (4-3-3): Fiory, Castellano, Picascia, Giacinti (dal 13′ st Ausiello), Caso (K), Monti, Improta Ciro (dal 20′ st Figliolia), Giannusa, El Ouazni, Gori (dal 27′ st Di Ruocco), Improta Umberto. In panchina: Mormile, Funari, Pacini, Leone. Allenatore: Giovanni Ferraro.
Arbitro: Niccolò Pagliardini di Arezzo.
Assistenti: Francesco Torre di Chieti e Simone Zanella di Latina.
Note – Espulso al 43′ Cucinotta (M). Ammoniti: al 29′ pt Giannusa (A), al 1′ st Guerriera (M), al 14′ st Corona (M). Corner: 5-2. Recupero: 3′ pt e 8′ st.
Questa l’intervista al capitano del Messina Giorgio Corona:
Questa l’intervista al tecnico del Messina Gaetano Catalano:
Questa l’intervista al difensore del Messina Procolo Caiazzo:
Questa l’intervista all’allenatore dell’Arzanese Giovanni Ferraro:
In virtù dei nuovi regolamenti imposti dalla Lega Pro, che impone l’acquisto dei diritti per la realizzazione del racconto testuale del match, abbiamo pubblicato un ampio resoconto della sfida soltanto dopo il fischio finale.