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Il Messina riparte da Biagioni. “Conosco bene il Sud. A Potenza un mezzo miracolo”

L’ACR ha scelto il suo nuovo allenatore. Sarà l’ex calciatore Oberdan Biagioni, che proprio oggi compie 49 anni. In tarda mattinata l’incontro con il presidente Pietro Sciotto, mentre nel pomeriggio sarà il direttore sportivo Gianluca Torma a mettere nero su bianco.

Il Messina ripartirà da una coppia che si conosce e che in Basilicata non hanno dimenticato: “Con Torma ci siamo incrociati sia ad Andria che a Potenza, dove per un periodo breve, quando eravamo praticamente senza società, lui mi ha dato una mano. A un certo punto avevo solo undici giocatori arruolabili, senza neppure la possibilità di fare cambi. In quelle condizioni salvare il titolo è stato un mezzo miracolo…”.

Gianluca Torma
Il direttore sportivo Gianluca Torma

Per Biagioni una grande carriera da calciatore, con circa 370 presenze e una cinquantina di reti, tutte tra i professionisti. Sessanta i gettoni in A, con Foggia e Udinese, oltre 170 in B. “Ho quasi sempre giocato al Sud. Di ricordi belli ne ho tanti, soprattutto quando sfiorammo la A con il Cosenza e l’Andria. Ma sono rimasto molto legato anche a Brescia e Foggia”.

Poi ha iniziato a fare l’allenatore vicino alla sua Roma, tra Tivoli, Terracina e Ostia: “Nel Lazio ho cominciato quasi per gioco. D’altronde quando nasci nel campo, ti rimane dentro. Poi ho iniziato a farlo sul serio e mi sono spostato. L’anno scorso sono rimasto fermo, perché mi servivano stimoli e garanzie”.

Oberdan Biagioni
Il tecnico Oberdan Biagioni è reduce dall’esperienza sulla panchina del Potenza

Biagioni conosce solo di fama alcuni dei suoi nuovi calciatori ma ha allenato recentemente tre elementi che hanno militato nel Messina. “Ad Olbia ho lanciato Pozzebon, che quell’anno firmò 24 gol. A Potenza ho avuto Manetta, che ha fatto bene da voi e ora è a Cava in C, e Vincenzo Pepe, che ha firmato una decina di reti ed era stato nell’ACR con Grassadonia”.

In panchina anche le esperienze nella Viterbese e in Sardegna: “Significativi per me sono stati i tre anni ad Olbia (con i playoff conclusi solo al terzo turno, ndc). Ho avuto importanti attestati di apprezzamento e Viterbese, Potenza e Olbia ora sono tutte in C. Insomma, sono stato un portafortuna”.

Buttò e Sciotto
Il responsabile del settore giovanile Roberto Buttò e il
presidente Pietro Sciotto (foto Nino La Macchia)

Con Sciotto, dopo l’incontro di giugno, l’intesa è arrivata in fretta: “Ci siamo accordati telefonicamente. Massimiliano Malandrucco sarà il mio allenatore in seconda. Vedremo dopo altri dettagli, come la scelta di un preparatore atletico”. Biagioni ha sempre proposto il 4-3-3 ma non lo imporrà anche a Messina: “Lo amo ma il modulo lo fanno i giocatori. Vedremo come è predisposta la squadra, che potrebbe trovarsi meglio con il 4-4-2. Di certo la difesa a tre non mi piace”.

La classifica piange e domenica è in programma la trasferta di Torre del Greco, contro la Turris partita con un -2 ma reduce dal pareggio del “San Nicola”: “Non so quali sono stati i problemi, cercherò di capirlo con i ragazzi. Soltanto il campo può cancellare l’amarezza di queste settimane, ma dovremo lavorare a testa bassa. L’organico non è bassa classifica”.

Manetta
Manetta era con Biagioni e Vincenzo Pepe due anni fa a Potenza (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Il tecnico romano dovrà bruciare le tappe: “Mi sono documentato, ho visionato alcune partite. Il Bari è fuori categoria e purtroppo è capitato in questo girone. Nel calcio non c’è mai nulla di scontato, ma organico e blasone parlano da soli. Domenica ha pareggiato ma meritava la vittoria”. 

Con Sciotto e Torma non si è ancora parlato di mercato: “Vediamo prima di tutto cosa abbiamo dentro. La base non è male, poi parleremo con il presidente e se sarà necessario cercheremo qualcosa tra gli svincolati. Ma quest’anno è stata allestita una squadra di spessore”.

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