Avvio shock al “Purificato” per i peloritani, che vanno sotto dopo appena 34 secondi. A Giannone replica però al 12’ Milinkovic, impeccabile dal dischetto, dopo il fallo dell’ex Squillace, che costa anche il cartellino rosso all’esterno. Da Silva, Ciccone, ancora il franco-serbo e Mancini sfiorano il 2-1. Ma anche i locali hanno qualcosa da recriminare.
Il pre-partita. Fondi e Messina si presentano separati da appena tre punti: uno scenario impronosticabile qualche mese fa. I laziali sono infatti in caduta libera, avendo perso ben quattro delle ultime cinque gare e raccolto appena tre punti nelle ultime sette giornate. Momento opposto invece per i peloritani, che nelle ultime sei uscite hanno ottenuto tre vittorie e due pareggi, cadendo rovinosamente soltanto a Matera. I locali, guidati da Pochesci, devono fare a meno dello squalificato Tiscione, ex Città di Messina, e dell’indisponibile Bombagi. Lucarelli deve rinunciare invece agli over Rea e Bencivenga, esclusi dalla lista dei convocati i giovani Marseglia e Akrapovic. Il tecnico dell’ACR sorprende tutti lanciando tra i titolari Enrico Ventola, ex Lupa Roma, all’esordio assoluto, insieme all’altro giovane Ciccone.
La cronaca. Dopo appena 34 secondi il Fondi passa in vantaggio! Sul traversone dalla sinistra di Calderini è Giannone a sbloccare il punteggio. Messina colpevolmente sorpreso al primo affondo e match subito in salita dopo l’avvio shock. Al 6’ è ancora Giannone a scheggiare la traversa con un tiro-cross dalla sinistra. Tre minuti dopo è Calderini a controllare al limite dell’area e a calciare poi fuori misura. All’11’ grave ingenuità dell’ex Squillace, che stende in area Ciccone. Dal dischetto si presenta Milinkovic, che insacca sulla destra di Baiocco, che intuisce ma non riesce a bloccare. Per il franco-serbo si tratta della sesta marcatura in campionato. Poi si vede anche Ventola, ben contrastato da Marino. Al 16’ Calderini si conferma una spina nel fianco per la retroguardia ospite: la sua conclusone a giro da posizione molto defilata tiene in apprensione Berardi. Pochesci è costretto a ridisegnare gli assetti per via dell’inferiorità numerica: dentro Pompei per D’Angelo. Poi ancora in evidenza Milinkovic. Al 25’ Sanseverino appoggia per Da Silva, che calcia di poco alto sull’incrocio dei pali.
Altri due giri di lancette e il Messina concede ancora troppo a Giannone, che semina il panico nell’area ospite, seminando avversari e concludendo poi incredibilmente alto da buona posizione. Imperdonabile la disattenzione della retroguardia peloritana. Il match è davvero godibile e al 28’ Ciccone chiama nuovamente all’intervento Baiocco. Al 31’ è impreciso Ventola, protagonista comunque di un buono spunto. Subito dopo è Da Silva a costringere l’estremo difensore laziale a rifugiarsi in angolo. Al 35’ l’occasione più ghiotta per centrare il 2-1 la costruisce Ciccone: respinta corta di Baiocco, poi il Fondi si rifugia in corner. Al 43’ Giannone si conferma grande protagonista, con un pregevole calcio piazzato dal limite, che si spegne di un soffio a lato, anche per via di una deviazione. Squadre al riposo sull’1-1. Anche nei quattro di recupero prevale la voglia di non vanificare tutto nel finale: per il Messina è comunque un altro passo verso la permanenza.
L’avvio di ripresa è meno vivace, anche perché i locali pagano l’inferiorità. Pochesci richiama in panca Giannone, preferendogli Tommaselli. Un minuto dopo, al 12’, clamorosa l’opportunità sprecata dal Fondi: Gambino approfitta dell’ennesima distrazione di Maccarrone e Bruno e ci prova di potenza. Superlativa la risposta di Berardi, che respinge, poi il Messina si salva a pochi centimetri dalla linea di porta. Lucarelli corre ai ripari, inserendo Grifoni per Ventola. I peloritani collezionano angoli: sono già sei dopo un’ora di gioco. Al 19’ pregevole l’iniziativa di Da Silva, con Baiocco che con un intervento acrobatico respinge. Boati di delusione dei tifosi del Messina sull’azione seguente, con Milinkovic che, ben servito da Ciccone al limite dell’area, chiama l’estremo difensore ad un altro intervento provvidenziale. Sul corner seguente, Mancini spedisce ancora di un soffio a lato! Poi è Da Silva con un tiro a giro che però è troppo centrale, Baiocco ringrazia. È davvero il festival delle occasioni sprecate per l’ACR.
A venti dal termine dentro Madonia per il positivo Ciccone. Alla mezzora a mordersi le mani è Varone (a Savona con Arturo Di Napoli), che con Berardi in uscita alza la parabola di un soffio sulla traversa dopo un controllo imperfetto. Sanitari in campo dopo il duro scontro che lascia a terra per qualche minuto il portiere ospite. Lucarelli intanto ha esaurito i cambi, con Foresta che rileva Sanseverino. Al 40′ i peloritani non sfruttano il traversone di Grifoni: sembra essersi esaurita la grande spinta proposta a metà tempo.
Il tabellino. Unicusano Fondi – ACR Messina 1-1
Marcatori: al 1’ pt Giannone (F), al 12’ pt Milinkovic (M) su rigore.
Fondi (4-3-3): Baiocco; Galasso, Signorini, Marino, Squillace; Varone, D’Angelo (18’ pt Pompei), De Martino; Giannone (11’ Tommaselli), Gambino (28′ st Addessi), Calderini. In panchina: Coletta, Di Sabatino, Mucciante, Albadoro, Bertolo, Battistoni, Sernicola, Capuano, Ferullo. Allentore: Sandro Pochesci.
Messina (4-3-3): Berardi; Palumbo, Maccarrone, Bruno, De Vito; Sanseverino (37′ st Foresta), Mancini, Da Silva; Ciccone (25’ st Madonia), Ventola (14’ st Grifoni), Milinkovic. In panchina: Russo, Capua, Musacci, Ferri, Plasmati, Saitta, Ansalone. Allenatore: Cristiano Lucarelli.
Arbitro: Luca Zufferli di Udine. Assistenti: Lucia Abruzzese di Foggia e Vincenzo Madonia di Palermo.
Note – Espulso: all’11’ pt Squillace (F). Ammoniti: 23’ pt Maccarrone (M), 39’ pt Signorini (F), 40’ pt Galasso (F), 22’ st Mancini (M), 47′ st De Vito (M). Recupero: 2′ pt e 4′ st. Corner: 3-7. Spettatori: circa 200 con nutrita rappresentanza ospite.