Dopo l’incontro al Comune e la conseguente intervista congiunta con il nuovo sindaco, il presidente Pietro Sciotto ha scelto la via del silenzio, non sciogliendo ufficialmente le riserve manifestate anche a Palazzo Zanca. Nessuna comunicazione ufficiale quindi da parte del Messina, che in queste ore lavora per completare la domanda di iscrizione al prossimo campionato di serie C.
Erano già state trasmesse nei giorni scorsi la disponibilità dell’impianto e la licenza d’uso dello stadio “Franco Scoglio”. Questioni infrastrutturali a parte, a pesare è soprattutto l’aspetto economico. Va rinnovata la fideiussione da 350mila euro a garanzia dei futuri stipendi, va versata la tassa d’iscrizione da 60mila, che per la verità può essere spezzettata anche in undici rate, la prima da 10mila e le altre dieci da 5mila l’una.
Ma ci sono soprattutto stipendi e contributi a tesserati e collaboratori relativi al trimestre marzo, aprile e maggio. In quest’ottica va segnalato che lunedì a Messina c’era anche il direttore sportivo Marcello Pitino, che ha fatto il punto della situazione con il massimo dirigente. Lavora alacremente da giorni anche il segretario generale Alessandro Failla, uno dei pochi superstiti della gestione Lo Monaco.
Per Sciotto sono ore tormentate e il presidente anche al Comune, al fianco del primo cittadino Federico Basile, non ha nascosto la sua preoccupazione per il futuro, che imporrà ulteriori investimenti a fronte di incassi molto ridotti tra disaffezione e un biennio di Covid. Definite le pratiche per l’iscrizione, bisognerà programmare la nuova stagione.
Fin qui poco o nulla è stato definito dal punto di vista tecnico ed organizzativo e quindi ci si dovrà rimboccare le maniche. Nel frattempo oggi a Roma l’advisor incaricato di individuare potenziali compratori, l’avvocato messinese Santi Delia, ha incontrato i rappresentanti di una cordata con interessi anche all’estero, ma finanziatori italiani. Anche in questo caso non trapela nulla.
In casa Messina le bocche restano cucite, anche se sono stati accolti positivamente sia l’impegno di circa 500 sostenitori, pronti a supportare economicamente il club attraverso un crowdfunding che le timide rassicurazioni arrivate dalla nuova Amministrazione sul fronte impianti. Ma è evidente che occorre ben altro e probabilmente anche un maggiore dialogo alla città. Le ultime 24 ore di silenzio, che fanno il pari con quanto è accaduto spesso negli ultimi due mesi, alimentano soltanto speculazioni e incertezze e non valorizzano il lavoro compiuto sotto traccia da proprietà e dirigenza.