Tre reti ed un ritorno al successo che mancava dal 18 ottobre. Dopo nove gare di astinenza il Messina ha finalmente ritrovato il sorriso. L’operazione rilancio è scattata sin dalla prima gara del 2015, contro un Savoia in piena difficoltà per i noti problemi societari e con un organico ridotto all’osso. Una rotonda affermazione (soltanto una volta, ai danni del Lecce, i giallorossi avevano realizzato tre gol in 90 minuti in questo torneo) che dà nuova linfa, in vista di un mese di gennaio che si preannuncia fondamentale, calendario alla mano (Barletta, Lupa Roma e Reggina le prossime avversarie), per puntare a navigare in acque tranquille. Peloritani in campo sulla base del modulo 4-3-3 con Bonanno ad affiancare in avanti Corona e Orlando. La conferma di Cane sull’out destro e soprattutto il debutto di Ciciretti, scelte premiate dalle brillanti prestazioni dell’ex crotonese e del talentuoso giocatore tesserato dopo la controversa esperienza alla Pistoiese, terminata anzitempo anche per via di un feeling mai sbocciato con il tecnico Lucarelli.
Risultato sbloccato già all’11’ sull’asse Damonte-Corona: assist nel corridoio del centrocampista e conclusione sotto la traversa del capitano. La quinta marcatura stagionale di Re Giorgio, che era a secco proprio dalla gara con la Vigor Lamezia, valsa l’ultimo successo prima di ieri, ha di fatto spianato la strada al Messina che ha successivamente sciupato le chances per il raddoppio con Orlando e soprattutto Izzillo, imbeccato dal solito Damonte, sempre più nel vivo della manovra. L’ispirato Ciciretti ha inoltre rubato la scena con le sue giocate ed una capacità nel saltare l’uomo che offre adesso nuove soluzioni alla squadra di Grassadonia. L’attendismo della ripresa, nella quale il Messina ha controllato senza forzare nei 20’ iniziali, unico neo di giornata, ma quando i giallorossi hanno provato ad accelerare sono riusciti a chiudere il match. Gli oplontini, aggrappati unicamente al capitano Scarpa, sono definitivamente affondati al momento del secondo gol di Orlando, lesto a correggere in rete, approfittando di una disattenzione difensiva degli ospiti. Digiuno spezzato anche per l’ex dell’Aversa Normanna, che non segnava dal 4 ottobre. Titoli di coda, dunque, con la pregevole segnatura di Damonte, su suggerimento di Corona. Uno scambio di cortesie tra i due. Il palo ha quindi detto di no a Ciciretti che avrebbe meritato di suggellare una grande prestazione con la gioia personale.
L’esordio tra i professionisti del giovane classe ’97 Giovanni Sciliberto è però la più bella immagine. La dedica del ragazzo è stata tutta per il papà, scomparso nella tragica alluvione che nel 2009 colpì la zona sud della città. Domenica la sfida con il Barletta, ancora al San Filippo, per proseguire la risalita, dopo aver raggiunto a quota 20 Martina e Melfi. Rientrerà Bucolo, ma mancherà per squalifica Altobello. Sarà emergenza difensiva, complice il lungo stop di Silvestri. Dal mercato, dopo gli arrivi di Ciciretti e Mancini (il cui debutto è stato soltanto rimandato), sono attese però altre novità già nelle prossime ore.