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Messina

Il Messina prova ad interrompere il lungo digiuno, il Giugliano si gioca il podio

Una sola vittoria oltre due mesi fa (il 7 settembre contro il Taranto), dieci punti in tredici giornate e una salvezza diretta che dopo la vittoria del Latina in uno degli anticipi è distante adesso ben quattro punti. I numeri impongono al Messina di muovere la sua classifica, per dare un’ulteriore sterzata alla stagione dopo la convincente e generosa prova di Catania.

Manetta
Manetta gestisce un possesso (foto Andrea Rosito)

Il Giugliano, che ha già vinto sette gare, tre in trasferta, si gioca invece il podio. Il Benevento capolista è caduto a sorpresa a Picerno e i campani degli ex Bertotto, Balde e Giorgione possono risalire a -3 in caso di vittoria, scavalcando il Monopoli frenato a Caserta. L’avversario insomma non è tra i più agevoli ed è reduce dall’impresa con il Trapani ma il Messina non ha molte alternative.

Necessario dare continuità alla prova del “Massimino” e soprattutto tornare a pungere in avanti, dal momento che sono appena due le reti realizzate nelle ultime sette gare. Troppo poche per dare concretezza alle possibilità di salvezza, in attesa del mercato di gennaio che è ancora molto distante. Indisponibili lo squalificato Salvo e l’infortunato Adragna, mentre tornano Marino dopo il rosso con la Cavese, Petrucci e Cominetti dai rispettivi infortuni.

Rizzo e Lia
Rizzo e Lia in marcatura (foto Ciccio Saya)

Davanti a Krapikas, decisivo a Catania, per parate e personalità, agiranno Lia a destra e Manetta in mezzo. Se Rizzo verrà dirottato nuovamente sulla corsia sinistra spazio in mezzo a Ndir o Marino, viceversa consueto ballottaggio tra Morleo e Ortisi. In mezzo al campo non è chiaro se Petrucci si è lasciato finalmente alle spalle l’infortunio muscolare che gli ha consentito di giocare appena 17 minuti contro il Monopoli nelle ultime cinque giornate.

In caso di partenza dalla panchina potrebbe toccare al trio composto da Frisenna, Garofalo e Anzelmo. Il duttile Pedicillo oscilla tra la possibilità di partire a centrocampo o nel tridente con Anatriello e Petrungaro. Nutre qualche speranza di una maglia da titolare (sarebbe la prima dell’anno) Mamona, che sta mostrando confortanti progressi in un reparto che non segna e a Catania non è riuscito a pungere.

Curva Sud
In Curva Sud assente il tifo organizzato (foto Paolo Furrer)

Anche nel clima da contestazione perenne che caratterizza una stagione atipica, vissuta tra i silenzi della proprietà e della Curva Sud, bisogna riuscire a scuotersi, trovando motivazioni supplementari. Il gagliardo punto di Catania dovrebbe avere scacciato paure e insicurezze emerse dopo la sbandata di Avellino e palesatesi in modo chiaro nell’ultima uscita casalinga con la Cavese. Serve la migliore versione di questo Messina insomma per non complicare ulteriormente il finale di un 2024 davvero avaro di soddisfazioni e prospettive.

Questi i convocati dell’Acr Messina.
Portieri – Flavio CURTOSI (2004), Antonio DI BELLA (2006), Titas KRAPIKAS (1999).
Difensori – Damiano LIA (d, 1997), Bryan MAMELI (2007), Marco MANETTA (1991), Antonio MARINO (1988), Umberto MORLEO (2005), Mame Ass NDIR (2001), Pasqualino ORTISI (2002), Francesco RIZZO (1998).
Centrocampisti – Domenico ANZELMO (2004), Manuel DI PALMA (2004), Giulio FRISENNA (2002), Vincenzo GAROFALO (1999), Leonardo PEDICILLO (2003), Davide PETRUCCI (1991).
Attaccanti – Gennaro ANATRIELLO (2004), Martino COMINETTI (1998), Pierluca LUCIANI (2002), Blue MAMONA (2002), Luca PETRUNGARO (2000), Alessio RE (2003).

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