13.8 C
Messina

Il Messina prova a spezzare l’incantesimo nella Catanzaro di Ferrigno e Corona

Catanzaro-Messina torna al “Ceravolo” a sedici anni dall’ultima volta. Era la stagione 1999-2000 che vide i peloritani, fermati sul 2-2 in rimonta in Calabria, festeggiare al termine del torneo una promozione in C1 ottenuta a suon di record. Adesso tutt’altri gli scenari, con una salvezza in Lega Pro da conquistare se non direttamente attraverso i temuti play-out. Savoia, Aversa Normanna ed una rassegnata Reggina hanno perso ancora, a conferma che tra penalizzazioni ed evidenti limiti tecnici la concorrenza in ottica permanenza è tutt’altro che irresistibile.

ACR Messina
Grande attesa a Catanzaro per il ritorno di Giorgio Corona (foto Paolo Furrer)

Domenica, con calcio d’inizio alle ore 16, la squadra di Di Costanzo, tecnico che va a caccia della prima vittoria della sua gestione dopo tre pareggi consecutivi, proverà a spezzare il lungo digiuno che dura ormai dal 25 gennaio in uno stadio che tributerà un doveroso omaggio a Giorgio Corona, atteso ex per i suoi trascorsi da assoluto protagonista con la maglia del Catanzaro dal 2003 al 2006. Molto atteso anche il ritorno del “Sindaco” Ferrigno, che almeno per un giorno sentirà meno pressioni sul groppone, in un’annata in cui resta tra gli imputati anche se l’impressione che a pesare siano stati più di ogni altro fattore i limiti di budget.

Il Messina, che sta provando a non far pesare i propositi di disimpegno della proprietà, può contare di fatto sull’intero organico, ad eccezione degli infortunati Iuliano e Rullo. In difesa, davanti a Berardi, possibile la proposizione del quartetto composto da Altobello, Pepe, Stefani e Benvenga. L’alternativa è Silvestri, jolly in grado di giostrare sia in mezzo che sulla fascia sinistra. Da chiarire l’assetto del centrocampo, ma Nigro e Mancini  rappresentano due punti fermi. Per completare il reparto probabile il ricorso a Damonte ed Izzillo, quest’ultimo in evidenza anche nell’amichevole con il Camaro. Per Ciciretti si profila invece una nuova panchina. In attacco il tandem CoronaOrlando.

ACR Messina
Mancini è in costante crescita e potrebbe rivelarsi decisivo in ottica salvezza nel finale di torneo (foto Paolo Furrer)

Soltanto se Di Costanzo dovesse optare invece per uno schieramento più nutrito a centrocampo, rispolverando la sorta di 4-5-1 visto ad Aversa, alle spalle dell’unica punta, che sarebbe in questo caso l’atteso “Re Giorgio”, potrebbe trovare spazio anche Cane sulla corsia. In panca dovrebbero accomodarsi anche i vari Scardino, Donnarumma, Bortoli, Bonanno, De Paula e Spiridonovic. Sul fronte opposto diversi i nodi da sciogliere per Sanderra che in settimana ha provato sia il 4-3-3 che il 4-4-2, dovendo fare i conti con le assenze, tra squalifiche ed infortuni, di Razzitti, dell’ex Bernardo, che prima dell’infortunio aveva trovato ottime medie realizzative, e di Giandonato e Calvarese. In avanti ci saranno Russotto e Mancuso, ma potrebbe trovare spazio anche Caputa in un eventuale tridente.

Chiavi del centrocampo affidate a Mounard, affiancato nei mesi scorsi anche dal club di Lo Monaco per via della grande amicizia del ragazzo con l’allora ds Pagni e poi accasatosi in Calabria dalla Salernitana. Al “Ceravolo” arbitrerà Strippoli di Bari, che ha già diretto il Messina a Cosenza nello scorso novembre, quando finì 0-0. Quattro le vittorie colte in venti precedenti a Catanzaro. I peloritani hanno vinto la miseria di due gare nelle ultime 24 giornate! In Calabria quindi l’obiettivo è il terzo successo del 2015, utile per scacciare una volta per tutte le sei sconfitte consecutive che hanno portato alla separazione da Grassadonia, per ridare morale ad un gruppo che già nell’ultima trasferta di Aversa avrebbe meritato maggiori fortune e soprattutto per provare ad avvicinare la Paganese, attesa dalla delicata trasferta di Lamezia Terme.

BREVI

Calcio - Lega Pro

POTRESTI ESSERTI PERSO