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Il Messina prova a risollevarsi a Foggia. In trasferta finora solo tre pareggi

Dopo avere collezionato appena due punti nelle ultime sei gare e avere perso quattro delle ultime cinque, il Messina prova a risollevarsi a Foggia, anche se l’ostacolo è tosto, anche per il noto calore dello “Zaccheria”, dove i peloritani hanno sempre perso nelle ultime cinque uscite. I pugliesi, in lizza per un piazzamento playoff dopo l’ultima finale per la serie B persa con il Lecco, hanno raccolto soltanto tre pareggi nelle ultime cinque giornate e attendono la sfida con i peloritani proprio per tornare al successo e porre fine ad una crisi di risultati che ha in parte vanificato l’ottimo avvio.

Manetta
Il rinvio di Manetta (foto Paolo Furrer)

La stagione dei rossoneri si è aperta con la sconfitta a Taranto, caratterizzata peraltro dall’incendio divampato nel settore ospiti dopo il lancio di fumogeni da parte dei foggiani, che ha privato i rossoblù del proprio stadio per settimane, condizionando anche il Messina con il rinvio della sua gara allo “Iacovone”.

Il calendario da incubo per i biancoscudati, con ben nove gare in un mese, ha acuito la crisi di risultati, che è stata anche da stress nervoso e in parte fisico, a dispetto dell’ottimo lavoro svolto in ritiro. Dopo l’esordio con ko, per il Foggia invece ben quattro vittorie (la più significativa a Catania) e tre pareggi (il primo ad Avellino) in sette gare.

Ragusa
Il saluto tra i capitani Petrucci e Ragusa

Infine la flessione già descritta, che impone all’ex Carillo e ai suoi compagni di tornare subito al successo. Non può permettersi nuove figuracce il Messina che, dopo il rotondo 0-3 subito a domicilio per mano del Latina, teme di vedere messo in discussione un intero progetto tecnico, voluto dal ds Domenico Roma e dal tecnico Giacomo Modica.

Insufficiente il bottino raccolto ma soprattutto insoddisfacenti le ultime prestazioni, che hanno vanificato anche le buone sensazioni destate invece nelle trasferte di Picerno e Crotone. Se il Foggia in casa non perde dal lontano 25 marzo (1-2 con il Monterosi), il Messina allo stesso modo non vince in trasferta da ben otto mesi. Era il 19 marzo quando i peloritani si imposero a Potenza, grazie ad un gol di Baldé e al rigore fallito da Caturano.

Uragano Cep
Uragano Cep e Testi Fracidi in Curva Sud

Quest’anno lontano dal “Franco Scoglio” un altro buon pareggio a Cerignola e i ko con Francavilla, Sorrento e Taranto, gli ultimi due arrivati dopo prestazioni deludenti, decisamente differenti rispetto a quelle già citate al “Curcio” e allo “Scida”. Al di là dell’aspetto psicologico e delle dichiarazioni forti dello stesso Modica e del portiere Fumagalli, il Messina deve fronteggiare anche una mini-emergenza, con ben quattro assenze che limitano le scelte.

Indisponibili lo squalificato Frisenna, dopo l’ingenuo rosso con il Latina, gli infortunati Buffa e Lia mentre Zammit è impegnato con l’Under 21 di Malta. Anche il test infrasettimanale con la Jonica ha mostrato che il paziente non è ancora guarito. Serve quindi una reazione d’orgoglio da parte di tutto il gruppo. Lo staff tecnico dovrebbe affidarsi agli over che sono chiamati a guidare i più giovani, soprattutto a centrocampo. Davanti all’ex Fumagalli in pole Manetta e Pacciardi, anche se l’intera retroguardia ha ballato un po’ troppo con il Latina.

Ortisi, Polito e Salvo
Ortisi, Polito e Salvo in azione contro la Jonica (foto Ciccio Saya)

Ferrara, recuperato soltanto in extremis, non sembra in grado di partire già dal primo minuto. Sulla corsia sinistra torna Ortisi mentre a destra Salvo appare favorito su Polito, che rappresenta un’opzione anche da centrale. Se gli under saranno due in difesa, a centrocampo potrebbe essere varato il trio di peso composto da Franco e Giunta mezzali e Firenze in cabina di regia. Scafetta è il jolly che potrà giostrare sia in mezzo al campo che nel tridente offensivo, come si è visto domenica scorsa.

Dopo svariate opportunità non sfruttate, sembra destinato inizialmente alla panchina Emmausso, che ha suo malgrado propiziato il rosso di Frisenna e deluso le aspettative di ds e tecnico. Ai lati di Plescia potrebbero giostrare Ragusa, anche lui ancora lontano dagli stardard di rendimento auspicati, e un under. Zunno e Cavallo le alternative al già citato Scafetta. Luciani, recuperato in extremis, non dovrebbe essere ancora pronto. Ma la molla dovrà scattare più nella testa che nelle gambe, come ha invocato anche Fumagalli. Il mercato è ancora lontano e anche i tifosi hanno quasi esaurito la loro pazienza.

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