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Il Messina non trova la via del gol con la Juve Stabia e scivola al terzo posto

I giallorossi restano ancora a secco di reti: è la quarta volta nelle ultime cinque gare. Al San Filippo la squadra di Di Napoli può mordersi le mani per le occasioni di Barraco e Giorgione. Il Lecce, vittorioso ad Agrigento, si prende la piazza d’onore, i peloritani condividono con il Cosenza l’ultimo gradino del podio.

Giorgione prova a riconquistare un possesso
Giorgione prova a riconquistare un possesso

Il Messina torna di scena al San Filippo per sfidare la Juve Stabia. Di Napoli è privo degli infortunati Palumbo, Bramati, Gustavo e Tavares. Prima volta da titolare per Leonetti che dopo aver giocato uno scampolo di gara a Catanzaro affianca dal 1’ in avanti Cocuzza e Barraco. L’escluso è Padulano. L’altra novità è in difesa con Burzigotti in mezzo, vicino a Parisi, nel pacchetto completato da Martinelli a destra e De Vito sull’out opposto. A centrocampo rientra Baccolo, schierato con Fornito e Giorgione. Nell’undici di Zavettieri il capitano è Favasuli, nella rosa dell’FC Messina 2002-03. In panchina l’attaccante Vella, ex del Città di Messina. Lunga la lista degli assenti sul fronte gialloblù: indisponibili l’altro ex Maiorano, Ripa, Bombagi, Carotta, Liotta, Buondonno, Cancellotti e Russo. Una ventina i supporters stabiesi collocati nel settore ospiti.

La progressione di Barraco sotto gli occhi di Arcidiacono
La progressione di Barraco sotto gli occhi di Arcidiacono

La cronaca – Pronti via ed il Messina sfiora il gol dopo appena 30” dal calcio d’inizio: su un cross dalla sinistra, Barraco si ritrova tutto solo in area, ma colpisce male il pallone e calcia alto sopra la traversa. I giallorossi continuano a premere ed al 3’ c’è il tiro da fuori di Giorgione, Polito respinge con qualche affanno. Ci prova quindi De Vito dal limite, senza però centrare lo specchio. Al 19’ la punizione di Parisi non impensierisce il portiere gialloblù. I padroni di casa allentano la pressione, ma tengono comunque in mano il pallino del gioco e la Juve Stabia non riesce a pungere di rimessa. Le emozioni in questa fase del match latitano. Al 38’ Leonetti si libera al tiro dalla sinistra, ma viene murato in corner da un difensore. Sul susseguente tiro dalla bandierina, eseguito da Fornito, la migliore occasione per il Messina: Burzigotti svetta a centro aarea sovrastando tutti, Polito vola a deviare evitando il gol. Due i minuti di recupero concessi da Pagliardini, alla scadere dei quali De Vito sembra deviare sul traversone di Contessa per anticipare Gatto, con Berardi chiamato al grande intervento per salvare la propria porta deviando in angolo. Si va al riposo sullo 0-0.

Giorgione e Martinelli fanno buona guardia su Gomez
Giorgione e Martinelli fanno buona guardia su Gomez

La ripresa si apre con il gol divorato da Giorgione che al 4’ spedisce incredibilmente fuori, colpendo di testa sull’invitante cross dalla sinistra pennellato da Fornito. Mani tra i capelli per il giocatore giallorosso, lasciato liberissimo a centro area. Polito, rimasto fermo a centro porta, era praticamente fuori causa. Al 12’ Fornito prova direttamente la conclusione su punizione, di fatto un corner corto, spedendo però alto. Non la miglior soluzione. La Juve Stabia spreca al 14’, quando Contessa serve in mezzo, sugli sviluppi di un angolo, per la testa di Obodo che salta più in alto di tutti ma non inquadra la porta. Le “vespe” cercano di sfruttare soprattutto la fascia sinistra con le accelerazioni di Arcidiacono. Al minuto 19 Berardi blocca senza patemi sul rasoterra del neo entrato De Risio. Padulano per Leonetti è la prima sostituzione effettuata da Di Napoli. L’ex dell’Arezzo si fa subito vedere con uno scatto sulla destra ed il suggerimento in mezzo per l’accorrente Fornito, il cui tiro viene però rimpallato, mentre Cocuzza termina giù nel tentativo di ribattuta. Azione confusa che il Messina avrebbe potuto sfruttare meglio. Al 31’ Cocuzza non riesce a controllare in area, ostacolato da due avversari, perdendo il tempo per la battuta a rete. Salvemini rileva Cocuzza per l’ultimo cambio del Messina. Non accade praticamente più nulla nemmeno nei 4′ di recupero concessi. I generosi attacchi conclusivi sono infatti assai confusi. Per la squadra di Di Napoli è la quarta gara delle ultime cinque senza gol all’attivo, problema acuito dalle prolungate assenze di Gustavo e Tavares. Il Lecce vittorioso ad Agrigento – in attesa del posticipo Foggia-Casertana – si prende il secondo posto, con il Messina adesso terzo insieme al Cosenza in un campionato che resta al di sopra delle aspettative.

L'ex Favasuli torna per un giorno in riva allo Stretto
L’ex Favasuli torna per un giorno in riva allo Stretto

Il tabellino. Messina-Juve Stabia 0-0
Messina: Berardi, Burzigotti, De Vito, Baccolo (26’ st Zanini), Martinelli, Parisi, Fornito, Giorgione, Cocuzza (37′ st Salvemini), Barraco, Leonetti (24’ st Padulano). A disp. Addario, Barilaro, Russo, Frabotta, Fiumara, Fusca, Biondo. All. Di Napoli.
Juve Stabia: Polito, Romeo, Contessa, Obodo, Polak, Migliorini, Arcidiacono, Favasuli, Gomez (37′ st Padovani), Nicastro, Gatto (9’ st De Risio). A disp. Modesti, Carillo, Mileto, Elefante, Servillo, Vella, Caserta, Mascolo. All. Zavettieri.
Arbitro: Niccolò Pagliardini di Arezzo. Assistenti: Salvatore Affatato di Verbania e Tommaso Diomaiuta di Albano Laziale.
Note – Ammoniti: 3’ st Favasuli (J), 48′ st Arcidiacono (J). Corner 5-4 per il Messina; recupero primo tempo 2’, secondo tempo 4′. Spettatori: 2.850 (Abbonati 1.570 per una quota di 7.802 €, Paganti 1.280 per un incasso 10.044 €).

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