Archiviata la pratica iscrizione, per il Messina è già tempo di futuro. Per l’ennesima volta la pianificazione rischia di scattare con un preoccupante ritardo. Una costante della gestione Sciotto, anche se alcune annate sono partite con un handicap che oggettivamente non era addebitabile alla proprietà. È il caso della squadra allestita ad estate inoltrata dopo l’acquisizione in extremis del titolo di serie D, dopo la rinuncia al professionismo nell’annata in cui il “vecchio” Acr era stato gestito da Stracuzzi prima e Proto poi.
Ed è anche il caso della prima annata di Lega Pro dopo la promozione celebrata addirittura a luglio, con due mesi e mezzo di ritardo per via di un campionato gravemente condizionato dal Covid e giocato peraltro quasi per intero senza pubblico sugli spalti. Con l’ulteriore peso dei mancati incassi per le casse societarie. L’anno scorso il Messina ha dilapidato mesi utilissimi in fase di programmazione, per via di una proprietà al passo d’addio, che poi non si è concretizzato per un ripensamento dell’ultima ora e per la drammatica mancanza di acquirenti.
Il film si è ripetuto nell’ultimo mese, con Sciotto che sembrava destinato finalmente a lasciare ma le trattative avviate con l’investitore piemontese Fabrizio Mannino e l’imprenditore romano Manuele Ilari non hanno portato a nulla, perché le offerte sono state considerate prive di adeguate garanzie bancarie, aggravate peraltro dal peso di un debito pregresso, che chi subentrava non voleva sostenere ed è stato poi onorato dall’attuale proprietà.
In mattinata un portale nazionale ha avanzato dubbi sulla bontà della domanda d’iscrizione del Messina. Dopo una nostra richiesta di chiarimenti alla Redazione l’articolo è stato peraltro revisionato, con l’aggiunta di un chiaro riferimento alla fideiussione prodotta dal club. Una fattispecie che fa tirare un deciso sospiro di sollievo al club giallorosso, che ha dato il via libera ai pagamenti di stipendi e contributi dell’ultimo trimestre e al versamento della tassa d’iscrizione soltanto dopo avere ottenuto il rinnovo della garanzia assicurativa.
Motivo per il quale l’Acr è convinto di superare senza alcun problema i controlli della Covisoc, che si pronuncerà ufficialmente sulle 59 domande di ammissione in serie C il prossimo 30 giugno. Nelle prossime ore la famiglia Sciotto, che dopo lunghe riflessioni ha deciso di desistere ancora una volta dai propositi di disimpegno, dando il via libera ad un consistente impegno economico, valuterà le prossime mosse.
Va deciso in fretta se attendere ulteriori segnali da parte dei potenziali acquirenti o se pianificare in autonomia il terzo anno di Lega Pro. In tal senso è possibile un contatto con il tecnico Ezio Raciti, che ha condotto la squadra ad una doppia, miracolosa, rimonta salvezza. Sette gli elementi già sotto contratto (Fumagalli, Daga, Ferrara, Kragl, Iannone, Ortisi e Ragusa), sei le opzioni di rinnovo (Angileri, Trasciani, Marino, Versienti, Grillo e Salvo). Ma l’addio del direttore sportivo Pasquale Logiudice, accasatosi alla Cavese, potrebbe cambiare drasticamente gli scenari, con l’ennesima rivoluzione tecnica.