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Il Messina non sfonda neanche contro il Cosenza: deludente 0-0 al San Filippo

I peloritani si salvano in avvio, quando Berardi respinge in tuffo un rigore del bomber Calderini. Nel primo tempo le occasioni migliori portano la firma di Corona ed Orlando, decisivo Ravaglia. Poi nella ripresa non sono bastati gli inserimenti di Mancini e De Paula: tanta buona volontà ma scarsa lucidità e concretezza sotto porta. In classifica fallisce il sorpasso al Savoia, resta distante la zona permanenza.

Il Messina prima del calcio d'inizio
Il Messina prima del calcio d’inizio

Il pre-partita. Rispetto al match perso a Foggia quattro le novità varate da Di Costanzo: sorprende l’immediato rilancio di Benvenga. Si registrano i ritorni di Silvestri, Ciciretti e Cane. Soltanto panchina per Rullo e Bonanno, titolari allo “Zaccheria”, addirittura tribuna per Spiridonovic ed Izzillo. Pronto a subentrare a gara in corso Mancini, già impiegato nel finale in Puglia. Tra i calabresi ulteriore conferma per Carrieri, che sta trovando finalmente spazio nelle ultime settimane mentre è Cesca a rimpiazzare lo squalificato De Angelis. Maglia bianca per gli ospiti, con calzoncini blu e calzettoni rossi. Inusuale accostamento cromatico per il Messina, in divisa rossa con pantaloncini e calzettoni bianchi.

La cronaca. In avvio viene subito assegnato un penalty agli ospiti: punito un intervento falloso di Pepe su Criaco. Ma Calderini dal dischetto si fa ipnotizzare da Berardi, che respinge in tuffo. Ottimo l’intervento del portiere di proprietà della Lazio, che fin qui d’altronde non aveva demeritato nonostante le nove reti al passivo in quattro gare. Resta fermo a quota 8 reti il bomber silano, che l’anno scorso ne aveva siglato 7 nel torneo di Seconda Divisione, sempre con i rossoblu. Il match non decolla, con Orlando che al 12’ chiede invano un penalty dopo un contatto con Tedeschi. Al 18’ ci prova Ciciretti da fuori area ma la sua conclusione è debole e Ravaglia può bloccare a terra. Al 23’ giallo sia per Nigro che per Statella: animi tesi dopo un brusco scontro sulla trequarti del Messina. Due minuti Corona va a segno sull’assist al bacio di Orlando, ma il guardalinee aveva già alzato la bandierina al momento del lancio. Subito dopo è Ciciretti a fallire la misura del tap-in dopo che Orlando aveva provato a sfondare sulla destra, convergendo verso il centro area. Alla mezzora Calderini sfiora ancora la marcatura sul lancio in profondità: a tu per tu con Berardi la conclusione a botta sicura si spegne di un soffio a lato. Gara adesso davvero vivace, con Ravaglia che sul fronte opposto si supera sul traversone di Orlando, anticipando di un soffio Corona appostato a centro area. Al 32’ è ancora “Re Giorgio” a sfiorare la marcatura: pallone alzato di un soffio sulla traversa, in corner. Si scaldano i 1.500 spettatori del San Filippo, galvanizzati dalla decisa accelerazione dei padroni di casa. Al 42’ un tiro-cross di Benvenga per poco non beffa Ravaglia, che si salva in extremis in corner. Poi è centrale il tentativo seguente di Orlando. Squadre al riposo sullo 0-0 senza recupero. I ritmi effettivamente si sono alzati e di molto nella seconda metà del primo tempo.

Altobello in contrasto
Orlando in contrasto

In avvio di ripresa Messina subito insidioso: alto sulla traversa il tentativo di Orlando. Poi ci prova anche Damonte, ma il suo colpo di testa non inquadra i pali difesi da Ravaglia. I peloritani continuano a spingere: sono ben sei gli angoli già battuti dalla truppa di Di Costanzo. Al 54’ viene ribattuta la girata in area di Corona. Sei minuti più tardi è debole il tentativo di Statella dalla lunga distanza. Poi ci prova anche Cesca, che non inquadra lo specchio. Primo avvicendamento con Tortolano che prende il posto di Statella, unico ammonito tra i calabresi. Berardi blocca subito due tentativi dalla distanza del centrocampista appena subentrato. Anche Nello Di Costanzo corre ai ripari, puntando sulla qualità di Mancini, preferito a Cane, meno incisivo rispetto a precedenti uscite. Tanta generosità da parte dei locali, che peccano un po’ in lucidità. Ciancio e compagni si difendono con ordine. All’83’ Corona termina a terra in area, ma si becca soltanto un’ammonizione per simulazione. Dentro anche il brasiliano De Paula al posto di Ciciretti. Roselli si copre inserendo Zanini al posto di Calderini. Benvenga stende un avversario involato in contropiede, inevitabile il giallo anche per lui: l’esterno verrà rimpiazzato da Rullo. Cinque i minuti di recupero accordati dalla terna arbitrale. Finisce così. Il Messina dopo sei sconfitte consecutive torna a far punti ma non riesce a riavvicinarsi alla zona salvezza. Preoccupante la prestazione offerta da una squadra che avrebbe dovuto fare la partita contro un avversario che aveva sicuramente meno pressioni di classifica. Fallisce il sorpasso al Savoia, che ha strappato in extremis il pari a Pagani: resta distante la zona permanenza, sempre più concreto il rischio play-out. Eloquenti i fischi della Curva Sud, che sentenzia “meritiamo di più”, a fronte di un sostegno costante.

Le squadre a centrocampo
Le squadre a centrocampo

Il tabellino. ACR Messina – Nuova Cosenza 0-0
ACR Messina: Berardi, Altobello, Benvenga (45′ st Rullo), Silvestri (VK), Pepe, Nigro, Cane (24’ st Mancini), Damonte, Corona (K), Ciciretti (39’ st De Paula), Orlando. In panchina: Scardino, Donnarumma, Bortoli, Bonanno. Allenatore: Nello Di Costanzo.
Nuova Cosenza: Ravaglia (VK), Corsi, Ciancio, Arrigoni Marocco, Tedeschi, Carrieri, Criaco, Caccetta (K), Cesca, Calderini (41’ st Zanini), Statella (19’ st Tortolano). In panchina: Saracco, Blondett, Fornito, Chidichimo, Novello. Allenatore: Giorgio Roselli.
Arbitro: Lorenzo Illuzzi di Molfetta.
Assistenti: Giuseppe Monetta e Giuseppe Opromolla di Salerno.
Note – Al 3’ pt Berardi (M) in tuffo respinge un rigore battuto da Calderini (C). Ammoniti: al 23’ pt Nigro (M) e Statella (C), al 38’ st Corona (M). Corner: 6-3. Recupero: 0’ pt e 5’ st. Spettatori: circa 1.500.

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