Netta supremazia territoriale degli etnei, che ci provano spesso dalla lunga distanza. Al 46′ provvidenziale l’uscita con il piede di Krapikas su Inglese a salvare il risultato. Nella ripresa gli etnei collezionano corner: è ancora decisivo il portiere mentre all’87’ è clamoroso l’errore sotto porta di Montalto. Sofferto il finale per il rosso a Salvo, che commette fallo da ultimo uomo dopo uno sfortunato rimpallo. Mamona e Pedicillo fanno alzare la squadra: dopo una punizione alta di Ortisi il fischio liberatorio. Il Messina torna a muovere la classifica.
Il pre-partita. Il Messina, scavalcato anche dal Taranto e adesso penultimo a -3 dalla salvezza diretta, prova a lasciarsi alle spalle gli ultimi 180 minuti da horror nel derby con il Catania, che vuole recuperare terreno su Cerignola e Avellino dopo avere raccolto soltanto due punti in tre gare. Il senegalese Ndir è la sorpresa proposta da Modica a Catania: era stato titolare soltanto in Coppa Italia a Crotone. Anatriello, Garofalo e Salvo le altre novità nell’undici titolare rispetto all’ultima gara persa con la Cavese.
La cronaca. Subito tanto agonismo in avvio. Al 6′ il Messina si rifugia in corner con Salvo sul traversone di Anastasio. Al 9′ Inglese, che ha firmato quattro gol nelle ultime cinque gare, non riesce a colpire. Gli ospiti se la cavano nonostante un disimpegno difettoso di Ndir. Al 12′ Catania ad un passo dall’1-0: Anastasio ci prova dalla lunga distanza, il pallone fa la barba al palo.
Al 18′ Inglese ruba palla a Pedicillo, che si addormenta sul limite dell’area: la sua conclusione termina di poco a lato ma il Messina vanifica alcune buone chiusure con dormite che potrebbero costare carissime. Al 23′ ci prova Anatriello ma il tiro è altissimo. Ben più pericolosi gli etnei, con Montalto che si libera di Salvo e poi calcia di un soffio a lato dal limite dell’area. Il Messina costruisce finalmente qualche trama degna di nota ma il cross dalla sinistra di Petrungaro è imprendibile per i compagni. Al 29′ Carpani si invola solo davanti a Krapikas e i due si scontrano violentemente: nessun fallo anche se il portiere lamenta il duro colpo subito con i tacchetti dell’avversario. Al 31′ bella ripartenza, con Raimo che anticipa in extremis Petrungaro sul bel traversone dalla destra di Frisenna. Al 33′ Montalto imbecca Verna, che dal limite conclude di poco alto sulla traversa. Troppo spazio concesso agli etnei, che non ne approfittano con Inglese, che poco dopo calcia altissimo. Al 41′ Ndir è costretto a stendere Castellini e il cartellino giallo è inevitabile. Un grattacapo in più per Modica, privo dello squalificato Marino. Tra i locali turno di stop invece per Guglielmotti e Quaini.
Al 46′ rimpallo in area e sospetto tocco di mani di Montalto, che serve Inglese a tu per tu con Krapikas: miracoloso l’intervento di piede del portiere lituano, che salva la sua porta rifugiandosi in angolo. Nonostante qualche affanno si va al riposo sullo 0-0. In avvio di ripresa Mucera lascia correre nonostante le proteste per un presunto tocco di mano di Rizzo. All’8′ è ancora decisivo Krapikas, che devia sopra la traversa il tap-in di Carpani. Il Catania conquista tre corner in successione. Gli etnei spingono: il Messina se la cava con alcune chiusure di Ndir, esteticamente non ottimali ma efficaci. Al 14′ Petrungaro riparte e si libera al limite dell’area: la sua conclusione sul primo palo è bloccata a terra da Adamonis. Poi Modica opera il primo cambio: fuori proprio Ndir, dentro Ortisi. Toscano rimpiazza Luperini con Stoppa, che al 16′ batte subito un angolo su cui si accende una mischia: il pallone attraversa l’area di rigore e si spegne ancora in corner (il sesto della ripresa) dopo un tentativo di Di Gennaro rintuzzato.
Altri due avvicendamenti nel reparto offensivo: dentro Mamona e Luciani per Lia e Anatriello. Al 25′ bella sforbiciata di Montalto, che va a centimetri dal vantaggio. Toscano lancia anche Jimenez per spingere ancora di più. Salvo subisce due falli in successione ma per il Catania non arriva ancora il primo cartellino della serata. Dopo avere arretrato a lungo il Messina prova a conquistare qualche metro proprio grazie alla vivacità di Mamona. Al 34′ Salvo è sfortunatissimo: il pallone sbatte su Rizzo e gli carambola tra i piedi, l’esterno è costretto a spendere fallo al limite dell’area su Inglese. Inevitabile il cartellino rosso: ospiti in dieci. Montalto non sfrutta la punizione dal limite, calciata alle stelle, ma per il Messina sarà un finale sofferto. Modica è costretto a correre ai ripari: fuori Petrungaro e Luciani, che era appena entrato, sostituiti da Morleo e Anzelmo. Nonostante l’inferiorità numerica al 39′ Mamona riesce a crossare in mezzo dalla destra, guadagnando tempo. Al 42′ Di Gennaro anticipa Ortisi e mette in mezzo, dove Montalto a porta sguarnita manca il tap-in decisivo. Si dispera il pubblico del “Massimino”. L’attaccante etneo poi rifila una manata a Frisenna e viene ammonito. Vengono assegnati sei minuti di recupero. Al 48′ decisiva l’uscita di piedi di Krapikas, che si rifugia in rimessa laterale, e poi è bravissimo ad anticipare tutti sul successivo corner, subendo anche fallo. Mamona e Pedicillo conquistano una fondamentale rimessa e una punizione dal limite, che al 96′ Ortisi spedisce di poco sopra la porta difesa da Adamonis. Finisce qui: per il Messina è un punto d’oro in ottica salvezza, che attenua l’amarezza per le ultime ko, considerato che arriva nella gara più attesa dai suoi tifosi.
Il tabellino. Catania-Messina 0-0
Catania: Adamonis, Ierardi, Di Gennaro, Castellini (K), Raimo, Luperini (15′ st Stoppa), Verna, Carpani (26′ st Jimenez), Anastasio, Inglese, Montalto. In panchina: Bethers, D’Agata, Gega, Allegra, De Rose, Forti, Ciniero, D’Andrea. Allenatore: Domenico Toscano.
Messina: Krapikas, Rizzo, Ndir (15′ st Ortisi), Manetta (K), Salvo, Garofalo, Frisenna, Pedicillo, Lia (24′ st Mamona), Petrungaro (37′ st Morleo), Anatriello (24′ st Luciani, 37′ st Anzelmo). In panchina: Curtosi, Di Bella, Re, Petrucci, Mameli, Di Palma, Cominetti, Adragna. Allenatore: Giacomo Modica.
Arbitro: Giuseppe Mucera di Palermo. Assistenti: Giuseppe Lipari di Brescia e Luca Chiavaroli di Pescara. Quarto uomo: Mattia Ubaldi di Roma 1.
Note – Espulso al 34′ st Salvo (M). Ammoniti: al 41′ pt Ndir (M), al 43′ st Montalto (C), al 51′ st Jimenez (C), Anzelmo (M). Corner: 8-2. Recupero: 3′ pt e 6′ st. Spettatori: tra paganti e abbonati 17.674.