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Il Messina lavora sottotraccia. Dalla rincorsa alla C perduta al nuovo organico

A due mesi e mezzo dalla conclusione del campionato, sta finalmente prendendo forma il nuovo Messina. Lo staff tecnico individuato dal presidente Pietro Sciotto, capitanato dall’ex allenatore dell’Igea Virtus Peppe Raffaele, si è messo in moto alla ricerca di calciatori pronti a sposare la causa. Salvo clamorosi colpi di scena, dopo la ridda di ipotesi e contatti che ha caratterizzato l’ultimo bimestre, sarà proprio lui, insieme al responsabile dell’area tecnica Salvatore Grasso, a curare l’allestimento del nuovo organico. Ad affiancarli ci saranno anche l’allenatore in seconda Francesco Trimarchi, il preparatore dei portieri Vincenzo Pirelli e un preparatore atletico. L’ACR potrebbe vivacizzare un mercato che fin qui è decollato soprattutto in Campania, mentre in Calabria hanno concluso alcune operazioni di rilievo Castrovillari e Cittanovese.

Francesco Trimarchi
Francesco Trimarchi e il tecnico Peppe Raffaele

In riva allo Stretto ufficialmente non trapela nulla: bocche cucite, con gli ultimi annunci che risalgono alle designazioni del segretario generale Massimo Bandiera e del direttore sportivo Carmelo Rappoccio. Il primo dovrebbe ancora far parte del progetto, mentre il dirigente calabrese ha già concluso la sua seconda avventura in giallorosso, proprio come avvenne l’estate scorsa. In pratica, lo stesso destino del tecnico designato Ciccio Cozza, “sollevato” dall’incarico a furor di popolo, dopo le contestazioni dei tifosi, che non gli hanno perdonato il passato con i rivali della Reggina.

Un incarico di primo piano lo avrà l’ex presidente e direttore generale Lello Manfredi, che un anno fa di questi tempi, dopo la clamorosa rinuncia alla C, annunciò in un’intervista – in un momento di grande sconforto – l’intenzione di dare il suo addio al calcio. Adesso il ripensamento e il nuovo ritorno in sella, spinto probabilmente anche dalla voglia di riconquistare a tavolino il patrimonio rappresentato dalla Lega Pro, perduta dopo una serie di gestioni fallimentari e i debiti accumulati negli otto anni di vita del club.

Lello Manfredi
L’ex direttore generale dell’ACR Messina Lello Manfredi torna in campo (foto Alessandro Denaro)

L’operazione ripescaggio prosegue e prende vigore, anche in virtù dei paletti economici imposti dalla Lega, per assicurarsi club solidi e solvibili, dopo la moria di società che ha caratterizzato l’ultimo decennio. Se arrivano timide conferme sulle squadre “B” dei club di serie A, alle quali dovrebbero andare tre dei sette posti disponibili in C (in pole Juventus, Milan e Torino), tutt’altro che scontate altre adesioni, come quelle delle retrocesse PratoGavorrano e Santarcangelo (che inizialmente chiedeva la riammissione).

Tra i club di D infine, la Cavese avrebbe già predisposto gli incartamenti mentre si attendono conferme da Como (che ha appena cambiato proprietà), Imolese e Latina. Il Messina, fuori graduatoria non avendo partecipato agli ultimi playoff, attende uno spiraglio, nel quale eventualmente inserirsi, magari con il supporto delle Istituzioni. Venerdì il primo contatto tra lo stesso Manfredi e l’assessore allo sport Pippo Scattareggia, al quale seguirà un confronto con il sindaco Cateno De Luca. Sul tavolo finirà magari anche il dossier “Celeste”, già rievocato dal primo cittadino e dal patron Sciotto.

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