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Il Messina in Commissione: polemiche e perplessità sugli stadi. Assente Sciotto

Il nuovo Acr Messina ha fatto il suo esordio in Commissione Sport e ha lanciato dei messaggi ben precisi alla politica locale. In primis c’è la gestione degli impianti sportivi, tema divenuto più che mai scottante dopo la mancata concessione dell’agibilità in occasione del match interno con la Nocerina, che si è disputato a porte chiuse. Assente il presidente Pietro Sciotto, che ha comunicato di avere disertato l’incontro per motivi di lavoro. A rappresentare la società ci hanno pensato Niki Patti e Giovanni Carabellò, rispettivamente responsabile dei rapporti con le istituzioni e direttore generale.

Commissione
Dal consiglio comunale perplessità sul progetto “Celeste”

“Franco Scoglio” o “Celeste”? Ecco il grande dilemma che accompagna i dirigenti peloritani, perché il numero uno giallorosso non ha mai nascosto la volontà di tornare a giocare nello storico impianto di via Oreto, sicuramente più adatto, per capienza e struttura, all’attuale dimensione del calcio messinese. Ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo molti problemi, ma anche la permanenza al “Franco Scoglio” non è affatto agevole, così come sottolineato dallo stesso Carabellò: “La Serie D non offre un grande palcoscenico di pubblico, cercheremo di tornare al “Celeste” ma attenderemo le indicazioni delle istituzioni. I comfort sarebbero superiori a San Filippo e la capienza ridotta rappresenta un vantaggio, il “Franco Scoglio” è sproporzionato e sovradimensionato. Il 22 agosto abbiamo avanzato una domanda per la gestione in via esclusiva sia del “Celeste” che della stiratura di San Filippo e l’Amministrazione con un provvedimento del dirigente ha accettato la nostra richiesta. Sabato 1 settembre, senza alcuna comunicazione, ci ha giocato un’altra squadra cittadina (il riferimento è al derby tra Pistunina e Camaro, ndc). Noi stiamo gestendo prato e spogliatoi con un gran dispendio di energie e risorse, ma serve chiarezza. Abbiamo programmato da domani di spostarci al “Celeste” per far riposare il manto erboso del San Filippo, ma a quanto pare ci sarà un’altra partita”.

Niki Patti
Niki Patti in Commissione

Il dg ha poi risposto ai consiglieri che hanno chiesto delucidazioni circa la portata del progetto Sciotto: “Il progetto sportivo è partito con ritardo, non ci è stato fatto alcun tipo di sconto, abbiamo giocato la prima partita di campionato come tutte le altre compagini. Non c’era nulla, stiamo pagando il ritardo come lo stanno pagando Como, Latina e Mantova (che comunque hanno raccolto migliori risultati sul campo, ndc). Ma questo non ci condiziona, alla fine di questo primo ciclo di attività avremo una squadra pronta per lottare per i vertici del campionato. Dalla città ci aspettiamo una partecipazione diversa, ricucire i rapporti con i tifosi è una priorità per questa società. Vogliamo coinvolgere scuole e giovani, ma sappiamo che tutto è legato ai risultati”.

Tra i consiglieri però, come in altre occasioni, c’è chi ha storto il muso circa la possibilità di un eventuale ritorno al passato. “Questa città non può permettersi due stadi, il “Celeste” è una storia romantica ma va chiusa. È inutile investirci soldi e far deteriorare il San Filippo. In via Oreto non ci sono parcheggi”, ha sottolineato l’esponente di Sicilia Futura, Nino Interdonato.

Commissione Sport
La Commissione Sport è stata rinviata di un mese su richiesta di Sciotto

Duro l’intervento di Niki Patti, che non ha nascosto l’amarezza per alcune difficoltà con cui la neonata società si è subito dovuta confrontare. Il culmine le porte chiuse in occasione di Messina-Nocerina del 10 settembre: “Abbiamo iniziato con il piede sbagliato, le porte chiuse sono state sbattute in faccia alla città, è stato buttato il neonato nella spazzatura. La foresteria vandalizzata e resa inutilizzabile, venti calciatori alloggiano a spese della società. Noi chiediamo solo di giocare in uno stadio in condizioni di agibilità e così non è stato fatto. A luglio è arrivata l’agibilità per il concerto, siamo stati trattati come i parenti poveri e ci è stato negato il primo incasso. Questo è il primo interrogativo che ci poniamo. Vogliamo crescere e abbiamo programmi ambiziosi, ma cresceranno in base a quelle che sono le risposte che riceveremo dalla politica e dalla città. Lanceremo la campagna abbonamenti, crediamo molto in questa possibilità dal momento che a luglio sono stati sottoscritti oltre mille abbonamenti per una società inesistente. Abbiamo rinforzato la squadra e ci aspettiamo dei risultati in tempi brevi, nulla è perduto. A San Filippo si potrebbero mettere delle strutture asportabili per coprire Curva Sud e Tribuna”.

Commissione
Un momento della seduta ospitata dal civico consesso

Dichiarazioni che per Cecilia Caccamo (Cambiamo Messina dal Basso) suonano come un grave attacco alla Giunta comunale: “Da Patti arrivano affermazioni gravi e inaccettabili. Il sindaco voleva firmare l’ordinanza per far giocare la partita a porte aperte, ma è stato bloccato dal Prefetto e dal Questore. Sono illazioni che mettono in discussione la buonafede di questa Amministrazione”. Il presidente della commissione, Piero Adamo, ha stigmatizzato l’assenza del presidente Sciotto: “Abbiamo invitato la società il 24 agosto, ci è stato detto di rinviare e abbiamo concordato la data odierna. Stigmatizzo con forza l’assenza del presidente: se lui non interloquisce con noi non interloquisce con la città. Il Consiglio vuole essere partecipe circa le sorti della squadra e della massima società cittadina, questa volontà però deve venire da ambo le parti”. 

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