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Messina

Il Messina ha inviato in Lega la licenza dello stadio ottenuta dalla Questura

È stata una giornata importante in casa Messina. Nonostante gli intendimenti del presidente Pietro Sciotto, sfiancato dal lungo tira e molla con l’investitore Fabrizio Mannino e pronto a confermare i suoi propositi di disimpegno, già annunciati alla città lo scorso 18 maggio. Il segretario generale Alessandro Failla ha completato infatti tutti gli incartamenti per cui era fissata la scadenza nelle giornate del 15 e del 16 giugno. Un atto di grande responsabilità da parte del massimo dirigente e del suo club.

Questura di Messina
La sede della Questura di Messina

Restano ovviamente in sospeso i capitoli più consistenti: stipendi e contributi dell’ultimo trimestre, domanda d’iscrizione, tassa da 60mila euro e fideiussione da 350mila euro a garanzia dei futuri esborsi stagionali. Pagamenti di fatto “congelati” da Sciotto, che per anticipare oltre un milione di euro ha chiesto alla controparte la stipula di un contratto preliminare e precise garanzie bancarie che lo tutelino in caso di mancato rimborso da parte del potenziale acquirente. Era emerso infatti che l’attuale proprietà ha vincolato il suo passo indietro ad una parziale buonuscita e al versamento dei consistenti esborsi previsti da parte di chi si candida a subentrare nella gestione.

Inviando telematicamente alla Lega Pro gli incartamenti richiesti, l’Acr Messina ha rispettato i criteri infrastrutturali. Trasmessa tramite Pec la licenza ottenuta dal club dalla Questura, che ha acquisito un verbale positivo della Commissione di Vigilanza e la disponibilità dello stadio “Franco Scoglio”, firmata mercoledì dal sindaco Federico Basile. La capienza dell’impianto resta limitata a quota 6.900 spettatori. Non è stato necessario indicare uno stadio di riserva.

Pietro Sciotto
Il presidente Pietro Sciotto al Comune (foto Paolo Furrer)

Palazzo Zanca non ha infatti disposto ufficialmente il via ai lavori di rifacimento del manto erboso, preannunciati nelle scorse settimane a mezzo stampa. Soltanto in una fase successiva, quando il relativo appalto verrà finanziato, sarà necessario prevedere un piano “B”, nel caso in cui gli stessi interventi dovessero protrarsi per più di un mese. Se per risolvere la grana legata al “drenaggio” si sforeranno questi tempi, l’Acr Messina dovrà magari richiedere di disputare le prime due gare del prossimo campionato in trasferta.

Il club ha superato, addirittura con un giorno di anticipo, anche il paletto rappresentato dai criteri sportivo-organizzativi, con una corposa documentazione regolarmente trasmessa alla Covisoc, la Commissione di Vigilanza sulle società di Serie C. Ma è chiaro che adesso contano gli adempimenti economici del 20 giugno, senza i quali si vanificherebbe anche quanto è stato fatto nelle ultime ore.

Fabrizio Mannino
L’imprenditore palermitano Fabrizio Mannino (foto Gazzetta del Sud)

Abbiamo appreso intanto da altre testate giornalistiche che Fabrizio Mannino ha indetto una conferenza stampa successiva alla nota stampa in cui il presidente del Messina Sciotto ha annunciato l’interruzione delle trattative con la controparte. La nostra Redazione non ha però ricevuto alcun invito e non ha quindi potuto presenziare all’incontro con il resto della stampa, al pari peraltro di almeno altre tre testate cittadine, parimenti escluse dalla comunicazione. Auspichiamo per il futuro una maggiore attenzione nei confronti di tutti, per non penalizzare i nostri lettori. E che ovviamente si arrivi al salvataggio del calcio professionistico e all’agognata svolta per il futuro.

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