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Il Messina guarda avanti e cerca il successo della svolta con la Viterbese

Si torna subito in campo ed è la migliore notizia per un Messina che domenica avrebbe meritato altra fortuna e il primo risultato utile della stagione. Un rigore originato da una leggerezza (anche se il fallo di Versienti su Pierno inizia forse appena al di fuori della linea dell’area) e la mancata concretizzazione di almeno quattro nitide palle gol alimentano infatti i rimpianti. Ma rammaricarsi serve a poco e nella sfida alla Viterbese, che fin qui ha raccolto soltanto un punto, rischiando la beffa contro la Fidelis Andria, bisognerà inseguire il primo successo.

Daga, Trasciani e Camilleri
Daga, Trasciani e Camilleri a fine gara (foto Paolo Furrer)

In Puglia sono emersi una volta di più pregi e difetti del nuovo organico. Non avere demeritato su uno dei campi più difficili del girone è un’ottima notizia. La Virtus Francavilla ha ottenuto tre sesti posti, la qualificazione ai playoff in cinque delle ultime sei stagioni e l’anno scorso ha avuto il secondo migliore rendimento casalingo del girone-

Fece peggio soltanto del Palermo (44 punti tra le mura amiche), ottenendo in casa ben 40 dei suoi 56 punti complessivi. Eppure Maiorino e soci non hanno impressionato, come avvenne nei due precedenti, in cui realizzarono complessivamente otto reti contro l’Acr.

tifosi Messina
I sostenitori giallorossi nel settore ospiti (foto Paolo Furrer)

Merito anche di un Messina che con un under in meno e la guida sicura di Camilleri ha oliato i meccanismi della retroguardia, in cui Filì è una piacevole sorpresa. Tra le note liete c’è Daga, che ha avuto un ottimo approccio tra i pali ed è stato decisivo su Cisco. Marino è già un elemento cardine in mezzo al campo.

Anche Fiorani ha avuto un grande impatto, impegnando severamente Avella dalla distanza. L’ex Teramo e Ternana si candida ad una maglia da titolare, magari al posto di Fofana, anche in considerazione del possibile turn-over imposto dalle tre gare in appena otto giorni. Discorso simile per Ferrini, che scalpita in difesa, e Napoletano, subito protagonista all’esordio, nel reparto avanzato.

Filì, Zuppel e Fofana
Filì, Zuppel e Fofana lottano a centro area (foto Paolo Furrer)

Da rivedere un attacco poco incisivo. Zuppel, promosso titolare, ha probabilmente pagato il cartellino giallo incassato in apertura. Balde si è visto deviare due conclusioni che avrebbero potuto cambiare le sorti del match, soprattutto nel finale. Grillo è stato meno coinvolto rispetto all’esordio. Il più vivace è stato Iannone, che con un colpo di testa sul traversone dalla sinistra di Versienti, avrebbe potuto bagnare con una rete la sua prima con la nuova maglia.

Probabile l’esordio dal primo minuto di Curiale, che in Puglia è stato meno incisivo che con il Crotone. Contro la Viterbese, in un match in cui non sarà disponibile l’acciaccato Fazzi, costretto a lasciare il campo dopo pochi minuti, bisognerà fare la partita e condurre le danze. Servirà un Messina meno timido e con più personalità, come ha chiarito senza troppi giri di parole il tecnico Gaetano Auteri.

Avella
Avella in volo salva la Virtus Francavilla (foto Paolo Furrer)

Di fronte ci sarà una squadra al sesto anno consecutivo in C, che torna nel concentramento più meridionale dopo un’annata nel girone B, conclusa con una salvezza arrivata soltanto ai play-out. Gli ultimi quattro tornei sono stati avari di soddisfazioni, con l’eccezione della Coppa Italia vinta nel 2019 con Pino Rigoli in panchina.

In porta c’è una vecchia conoscenza: l’esperto 40enne Ermanno Fumagalli, già nella rosa del Fc Messina nella lontana stagione 2002/03, in difesa l’argentino Juan Monteagudo mentre non ci sarà lo squalificato Cristian Riggio, espulso domenica.

Patierno
Patierno celebra il gol partita (foto Paolo Furrer)

A centrocampo il lituano Linas Megelaitis, Domenico Mungo e Simone D’Uffizi, reduce dalla doppietta all’Andria. L’attacco invece è ancora a secco. Filippi proverà a cancellare il deludente esordio esterno a Giugliano, dove è stato sconfitto per 2-0 da una matricola.

Il Messina vuole invece aggiudicarsi il primo scontro diretto della stagione e assicurarsi un successo che potrebbe rappresentare una volta emotiva determinante per il futuro di un torneo condizionato da un calendario impegnativo in avvio. I prossimi due week-end prevedono infatti le trasferte ad Avellino (la grande delusa insieme al Foggia) e Catanzaro (una delle formazioni a punteggio pieno).

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