Non conosce sosta l’intenso ottobre del Messina, impegnato nell’ottava gara ufficiale in meno di un mese, considerato che il tour de force è scattato lo scorso 21 settembre contro la Turris. E la situazione non migliorerà nelle prossime settimane, con l’Acr in campo altre quattro volte in appena undici giorni se verrà confermato il recupero della gara con il Taranto per il prossimo 1 novembre.
Un calendario eccessivamente fitto e per certi versi incomprensibile, dal momento che a fronte dell’ennesima estate di ricorsi e ripescaggi tardivi sarebbe stato più utile posticipare la conclusione del torneo, fissata per fine aprile, o quanto meno calendarizzare tra qualche settimana Coppa Italia o recuperi. Parole al vento, con le inevitabili conseguenze sulla tenuta fisica degli atleti e del manto erboso, che peraltro al “Franco Scoglio” è più croce che delizia ormai da qualche stagione, anche per la penuria di campi di allenamento in città.
Nell’anticipo della nona giornata il Messina farà visita al Picerno, settimo in graduatoria e ormai stabilmente “intruso” fra le grandi, al pari di Latina e Cerignola, in un’annata in cui sta invece mancando dopo svariate stagioni di vertice il Monopoli. La truppa di Modica, che spesso brilla dalla cintola in su e concede davanti a Fumagalli, sfiderà l’attacco più in forma della serie C.
Lo dicono i numeri, con l’ex Avellino Jacopo Murano capace di realizzare addirittura otto reti nelle ultime cinque gare, con una tripletta sul campo della Turris e una doppietta a Benevento. La punta era già andata in doppia cifra a Perugia (dove ha vinto il campionato), a Potenza e a Trapani, con il picco di 26 reti a Savona.
Al suo fianco il senegalese Abou Diop, autore già di tre reti e a segno contro il Messina con il Matera, Diego Albadaro, in gol contro Taranto e Giugliano, e l’altro ex irpino Tommaso Ceccarelli. Gli altri principali innesti estivi il portiere Summa, ex Trapani, che si alterna con il più esperto Merelli, il centrale difensivo Gilli, che arriva dalla Gelbison, al pari del centrocampista Graziani, e l’ala destra Vitali, autore di due assist, prelevato dal Foggia. Tra le conferme Gallo, prelevato a gennaio dalla Turris, con cui firmò il suo unico gol in C proprio contro il Messina.
La retroguardia peloritana sarò priva di Pacciardi e Lia, una delle principali intuizioni estive del ds Roma, insieme a Plescia, che sfiderà l’ex compagno Murano, e Frisenna, ormai elemento cardine in mezzo al campo, dove mancherà ancora per i problemi alla caviglia Firenze, mentre Zammit dopo il gol con l’Under 21 maltese tornerà a disposizione alla ripresa.
Possibili tre variazioni rispetto all’undici vittorioso con il Giugliano. Davanti a Fumagalli dovrebbero agire in mezzo Manetta e il rientrante Ferrara, che fin qui è partito titolare soltanto in due gare, con Ortisi a sinistra e Salvo a destra. Per il terzino destro messinese, favorito rispetto a Polito, sarebbe l’esordio in campionato dopo l’impiego part-time nella gara di Coppa a Catania.
Nel reparto nevralgico conferma in vista per Franco, Frisenna e Scafetta, anche se Giunta fa progressi. In avanti a supporto di Plescia, autore di tre reti al “Franco Scoglio” ma a secco in trasferta, potrebbero giostrare Emmausso, ex della sfida, e ancora Cavallo. Ballottaggio con Ragusa, capace di spaccare la partita con la Casertana quando è subentrato mentre ha probabilmente faticato di più quando è partito titolare.
Per i biancoscudati un test delicato. Il Messina, che sui social continua ad essere eccessivamente beccato a dispetto di un cammino molto soddisfacente nonostante la gioventù e l’inesperienza dei suoi giovani, cerca un po’ di continuità in trasferta, dove fin qui non ha peraltro mai vinto.
I convocati – Portieri: De Matteis Jacopo, Fumagalli Ermanno. Difensori: Darini Matteo, Ferrara Michele, Manetta Marco, Polito Vincenzo, Salvo Giuseppe, Tropea Lorenzo. Centrocampisti: Buffa Simone, Franco Domenico, Frisenna Giulio, Giunta Francesco, Ortisi Pasqualino, Scafetta Francesco. Attaccanti: Cavallo Carlo, Emmausso Michele, Luciani Pierluca, Plescia Vincenzo, Ragusa Antonino, Zunno Marco.
