Il “Franco Scoglio” terra di conquista anche per il Portici che fa bottino pieno con il minimo sforzo. Giallorossi incapaci di reagire alla rete di Sorrentino che ha deciso il match ad inizio ripresa. Imperdonabile l’errore di Petrilli che ha fallito un calcio di rigore.
Il pre-partita. Cancellare la vergognosa sconfitta di mercoledì scorso nel derby contro il Città di Messina. E’ un imperativo categorico per l’Acr Messina che, al Franco Scoglio, ospita il Portici di Mauro Chianese. I campani, reduci dal pareggio interno contro il Roccella nel turno infrasettimanale, occupano una tranquilla posizione di centro classifica. Terz’ultimo posto in graduatoria, invece, per Gambino e compagni artefici di un inizio di stagione che “peggio di così non si può”. I tanti indisponibili in casa Messina costringono mister Biagioni ad un robusto turnover. Ai lungodegenti Meo, Cossentino, Ba ed Arcidiacono si è aggiunto anche il giovane Barbera. Assente il francesce Gael Genevier, appiedato per un turno dal giudice sportivo, sono invece arruolabili il difensore Ibojo, che ha già esordito nel derby contro il Città di Messina, ed il giovane svedese Lundqvist, volti nuovi di un Messina chiamato ad un immediato riscatto. Biagioni schiera entrambi dal primo minuto, ridisegnando una inedita retroguardia completata Genny Russo e Pasquale Porcaro. Nella zona nevralgica del campo, accanto a Biondi e Traditi c’è Bossa, chiamato a rimpiazzare lo squalificato Genevier. In avanti, il tridente è costituito da Gambino, Petrilli e Rabbeni. Nelle file del Portici, mister Chianese ripropone lo stesso undici (imbottito di under, ndc) che ha impattato contro il Roccella con la sola eccezione di Salimbè, preferito a Massa.
La cronaca. Il primo acuto del match è di marca campana. Al 3’, una conclusione dal limite di Sorrentino, direttamente su calcio piazzato, si perde di poco alta sopra la traversa. La risposta del Messina all’8’, con una zampata di sinistro del neo acquisto Lundqvist, sugli sviluppi di un corner battuto da Petrilli, che lambisce il palo della porta difesa da Marone. Ancora il Messina propositivo al 10’ con una sassata da fuori area di Gambino che costringe Marone agli straordinari. La gara è divertente, con il Messina proteso in avanti ed il Portici pronto ad approfittarne per colpire in contropiede. Al 24’, campani pericolosi con una conclusione volante di Nappo dalla grande distanza che mette i brividi a Ragone ma si perde di pochissimo a lato. Il Messina ci prova ancora al minuto 28 con Rabbeni che, ben imbeccato da Petrilli a centro area, tenta la conclusione acrobatica ma non inquadra lo specchio della porta. Due minuti più tardi, una bella incornata di Gambino, su cross dalla sinistra di Russo, sorvola di pochissimo il montante. I ritmi calano vistosamente nell’ultimo scorcio di tempo in cui le occasioni da rete faticano a materializzarsi. L’ultima emozione dei primi quarantacinque minuti la procura Kevin Biondi che, al 44’, aggancia un bel cross dalla destra di Lundqvist ma sbaglia completamente la mira da favorevole posizione. Il primo tempo si conclude sul risultato ad occhiali.
La ripresa si apre con due novità nello schieramento del Portici. Mister Chianese lascia negli spogliatoi i due esterni di difesa, Bousaada e Salimbè; al loro posto si schierano Massa e Cardinale. Al 3’ il Portici passa in vantaggio: sul cross di Onda l’intera difesa del Messina va al bar, e per Sorrentino insaccare di destro alle spalle di Ragone è un gioco da ragazzi. La reazione dei padroni di casa è veemente. Sessanta secondi più tardi Sall atterra in area Petrilli e per il sig. Catani non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Ma lo stesso Petrilli, dal dischetto, trova il modo di calciare addosso al portiere Marone gettando alle ortiche la più favorevole delle occasioni. Mister Biagioni corre ai ripari avvicendando uno spento Kevin Biondi con Carini. Chianese risponde tirando fuori dalla mischia Sorrentino e Atteo; al loro posto Vaccaro e Carrafiello. Il Messina si riversa affannosamente in avanti ma la dea bendata non è certo dalla sua parte: se ne ha la prova al 26’, quando una rasoiata di Bossa si stampa incredibilmente sul palo a portiere battuto. Il Portici si riporta sotto intorno alla mezz’ora: prima Marzano, da fuori area, esalta le doti di Ragone; subito dopo Nappo, da favorevole posizione, non inquadra lo specchio della porta. Al 35’ Biagioni si gioca la carta della disperazione operando altri due cambi: dentro Dascoli e Cimino al posto di Ibojo e Bossa. Ma il canovaccio del match non cambia. Anzi, il Portici “rischia” più volte di arrotondare il risultato nei minuti di recupero. Il triplice fischio del sig. Catani decreta la terza sconfitta casalinga stagionale per il Messina ed alimenta una crisi che sembra non avere confini.
Il tabellino. Acr Messina-Portici 0-1
Marcatore: al 3’ st Sorrentino (P).
Acr Messina: Ragone, Lundqvist, Russo, Traditi, Porcaro, Ibojo (al 35’ st Dascoli), Rabbeni, Biondi (al 20’ st Carini), Gambino, Bossa (al 35’ st Cimino), Petrilli. In panchina: Compagno, Cocimano, Biancola, Pizzo, Sarcone, Guehi. Allenatore: Oberdan Biagioni.
Portici: Marone, Bousaada (al 1’ st Cardinale), Salimbè (al 1’ st Massa), Nappo, Sall, Cretella, Sorrentino (al 21’ st Vaccaro), Marzano, D’Angelo (al 42’ st Felleca), Onda, Atteo (al 21’ st Carrafiello). In panchina: Antico, Marrella, Cassitto, Imbimbo. Allenatore: Mauro Chianese.
Arbitro: Fabio Catani di Fermo.
Assistenti: Michele Piatti di Como e Vittorio Consonni di Treviglio.
Note: Terreno di gioco in pessime condizioni, spettatori 200 circa. Presente una sparuta rappresentanza di tifosi ospiti nel settore loro destinato. Esposto in curva sud uno striscione di dura contestazione nei confronti della società. Al 6’ st Petrilli (M) fallisce un calcio di rigore. Ammoniti: Bousaada (P), Gambino (M), Ibojo (M), Marzano (P), Bossa (M), Russo (M). Angoli: 8-2. Recupero: 1′ pt e 5′ st.