All’indomani della prima vittoria stagionale, conquistata contro il Giugliano, nessuna sosta per il Messina, che martedì pomeriggio tornerà già in campo per la gara valida per il primo turno di Coppa Italia, sul campo del Crotone capolista. Domenica di lavoro quindi per gli uomini di Gaetano Auteri, che già lunedì sosterranno la tradizionale rifinitura, in vista dell’impegno ufficiale previsto il giorno dopo in Calabria. Il tecnico, presentando la sfida poi vinta con i campani, venerdì scorso aveva annunciato il ricorso ad un ampio turn-over, per non sovraccaricare elementi già provati da acciacchi o dalle sei gare già disputate.
L’impressione è che potrebbero ottenere un turno di riposo il portiere Daga, il centrale difensivo Camilleri, già non al top della forma per il ritardo nella preparazione e per qualche fastidio, il centrocampista Fofana, apparso ancora lontano dagli standard di rendimento del passato torneo, il compagno di reparto Marino, già leader del gruppo, che non sta facendo rimpiangere Rizzo, autore di un gran gol con il Catania capolista a punteggio pieno, al pari del Lamezia dei tanti ex. Potrebbero finalmente rifiatare anche due “fedelissimi” del nuovo corso, Konate, decisivo con il salvataggio su Piovaccari, e Balde, apparso più a suo agio da esterno che da prima punta.
Dovrebbe esserci la possibilità di mettersi finalmente in mostra invece per il portiere Lewandowski, declassato al ruolo di secondo in questa annata, il difensore atalantino Berto, che fin qui ha giocato appena 18 minuti, il centrocampista Mallamo, che ha visto fugacemente il campo nel recupero a Catanzaro, e gli attaccanti Zuppel, che è partito titolare a Francavilla, dove è stato però sostituito in avvio di ripresa, e Napoletano, fin qui impiegato soltanto partendo dalla panchina. L’obiettivo della doppia trasferta all’orizzonte (sabato prossimo si va a Cerignola, sul campo di un’altra matricola) è quello di raccogliere i primi risultati utili lontano da casa.
Il ritorno dell’amata (e bellissima) biancoscudata dopo cinque gare in “all black” è coinciso con un successo determinante per autostima e classifica, a maggior ragione per un gruppo la cui età media – è ormai superfluo ripeterlo – è molto bassa. Confortano le prime risposte arrivate da Curiale, che si è lasciato una volta per tutte alle spalle i problemi alla caviglia, e Grillo, che ha firmato l’assist vincente. Con i due punti gettati alle ortiche contro la Viterbese fanalino di coda e un calendario più equilibrato, il Messina avrebbe probabilmente già abbandonato la temuta zona play-out.
La sensazione che la rosa dovrà essere puntellata a gennaio non abbandona tifosi e addetti ai lavori, ma la stessa Viterbese, Andria e Foggia, soltanto per citare le ultime della classe, stanno probabilmente peggio. La zona play-off, indicata spesso come reale obiettivo dal presidente Sciotto, che ama alzare l’asticella rispetto al suo più cauto staff tecnico, è distante quattro lunghezze. Ma per replicare la risalita dei mesi scorsi ed evitare un’altra annata di patemi servirà continuità. Ecco perché trovare altre risposte positive in una sfida sulla carta proibitiva come quella dello “Scida” potrebbe rappresentare un’ulteriore spinta verso un futuro più ambizioso o quanto meno privo dei primi nuvoloni autunnali.