Il Messina può guardare al futuro con ottimismo dopo il derby con il Palermo. Il match giocato sul neutro di Vibo metteva di fronte una matricola terribile e una delle candidate al salto di categoria, che ha rischiato di uscire ridimensionata dalla sfida. È presto per tracciare bilanci, ma la formazione di Sullo cresce bene, paga lo scotto delle settimane in meno di preparazione rispetto a tante contendenti ma convince per trame di gioco, spirito e abnegazione.
Un gruppo appena allestito, con quattro volti nuovi in panchina rispetto a Pagani e altri tre acquisti non ancora aggregati, sembra paradossalmente già affiatato e coeso, al netto di qualche svarione, soprattutto in difesa, forse inevitabile in considerazione dell’età media più bassa del campionato (appena 23,2 anni). Il Palermo ha sofferto la verve degli sfrontati peloritani, andando sotto per un errore della retroguardia e la reattività di Baldé, tra le piacevoli rivelazioni d’inizio stagione.
La scelta del ds Argurio di blindare con contratti biennali tanti giovani di prospettiva potrebbe regalare a fine anno qualche plusvalenza. Lo sanno bene proprio i rosanero, che cedendo al Pisa il talentuoso Lorenzo Lucca hanno incassato 2,1 milioni di euro, che hanno consentito di compensare i mancati incassi del Covid. Nella ripresa è però emersa la qualità della formazione di Filippi, tradita per una volta da Floriano, a segno nelle due precedenti gare, ma sospinta da elementi del calibro di Pelagotti, Perrotta, Giron, Luperini e Soleri.
Il derby è stato combattuto e maschio, tanto che nel primo tempo Marconi e compagni hanno rischiato provvedimenti disciplinari più severi. Fazzi e soprattutto Busatto hanno mancato il colpo grosso nel finale, con Brunori vicino al 2-1 sul capovolgimento di fronte. Per la seconda settimana di fila l’avversario di turno ha fallito un rigore (all’esordio era toccato a Diop), evitando ai peloritani una beffa ulteriore.
Al ritorno, con formazioni più rodate, non mancherà lo spettacolo. Il Messina, che lunedì dovrebbe abbracciare il bomber croato Vukusic, con l’ulteriore inserimento di Milinkovic potrà far male a qualsiasi avversario. Anche il possente centrocampista romeno Marginean, impegnato con la sua Nazionale Under 20 contro l’Inghilterra, può rappresentare un’importante opzione a centrocampo.
Il Palermo ha tutto per migliorare il settimo posto dell’anno scorso anche se l’avere messo di fatto ai margini della rosa Crivello e Somma ha ridotto le alternative in difesa, appesantendo il bilancio e aggravando le difficoltà di un reparto messo a dura prova dal Messina soprattutto fino a quando hanno retto le gambe.
Lo staff tecnico giallorosso attende buone nuove dall’infermeria. L’assenza di Russo, grande protagonista a Pagani, ha tolto una freccia dal suo arco, mentre Matese potrà effettuare gli esami strumentali nelle prossime ore, una volta che il ginocchio che lo ha costretto a uscire in barella si sarà sgonfiato. All’orizzonte un triplo esame di pugliese: domenica si va a Monopoli, sul campo della capolista, ormai una realtà del torneo, in cui milita per il settimo anno di fila, come dimostrano i tre playoff conquistati e il terzo posto conclusivo del 2019/2020.
Mercoledì 15 torna la Coppa Italia con la trasferta a Foggia, dove Zeman potrebbe presto abbracciare il centrocampista Oliver Kragl, mentre il 19 il “Franco Scoglio” dovrebbe finalmente riaprire per la sfida alla Virtus Francavilla. Sarebbe un altro segnale di normalità, dopo gli spalti riaperti, seppure parzialmente, grazie al Green Pass. A tal proposito, nella domenica senza campo a sei elementi dell’organico è stata somministrata la seconda dose del vaccino anti-Covid.