A margine dell’ufficializzazione del nuovo organigramma societario per l’ormai imminente stagione 2024/25, il Messina è tornato a parlare della trattativa finalizzata alla possibile cessione del club. “La proprietà rende noto che, con riferimento alla proposta di acquisto da parte del gruppo estero, la tempistica è rispettata come indicato nell’accordo dello scorso 23 giugno. L’Acr Messina, si augura che il closing, non più dipendente dalla propria volontà, si possa concretizzare al più presto con il passaggio delle quote del pacchetto di maggioranza“.
Com’è noto, al club è interessato un fondo americano-lussemburghese, che avrebbe altre esperienze in club sportivi, fin qui rimasto lontano dai riflettori, forse anche per motivazioni legate al fatto che sarebbe quotato in borsa. Nonostante una ridda di voci e di indiscrezioni, che corrono veloci sul web, nessuna conferma però sui reali finanziatori del trust, in predicato di rilevare la maggioranza del club gestito ormai dal 2017 da Pietro Sciotto.
Ma i condizionali, lo insegnano gli ultimi sette anni, sono d’obbligo. Non a caso, ad un mese dalla definizione del preliminare a tre mesi dalla conquista della salvezza, la piazza è in subbuglio, il presidente del consiglio comunale ha chiesto un incontro a Sciotto e la tifoseria organizzata ha già annunciato una manifestazione di fronte al Municipio martedì 23 luglio, il giorno in cui scatterà peraltro il ritiro precampionato con una rosa fin qui abbozzata.
In tal senso arrivano ulteriori rassicurazioni da parte del club, chiamato a ricostruire quasi da zero l’organico, anche in virtù del possibile passaggio di Michele Emmausso al Foggia, vincolato da una clausola rescissoria che il club pugliese è chiamato ad onorare per completare l’operazione d’acquisto. “Il direttore sportivo Giuseppe Pavone e l’allenatore Giacomo Modica, incaricati di allestire la rosa, stanno portando avanti il lavoro demandato: nelle prossime ore saranno ufficializzate le operazioni in entrata” si legge ancora nel comunicato stampa diffuso dal club.
La definizione dell’organigramma e l’effettiva ricostruzione della rosa arrivano con colpevole ritardo, a cui hanno contribuito anche l’ennesima trattativa per la cessione del club, un classico estivo, e le delicate condizioni di salute del massimo dirigente, ricoverato per nove giorni e sottoposto ad un lungo e complesso intervento chirurgico. Le scelte evidentemente sono condivise anche dai potenziali acquirenti. In un momento già caldo, tutto questo alimenta l’attesa e le aspettative della piazza, che confida in un cambio di marcia a questo punto necessario e auspicabile.