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Il Messina con i rientri di Kragl e Ragusa vuole correre verso la salvezza

Non ci sono alternative alla vittoria per il Messina, atteso dall’ultimo impegno casalingo della stagione contro la Juve Stabia. I peloritani inseguono Turris e Monterosi, vedono più lontana di due settimane fa la salvezza diretta ma con sei punti nelle ultime due giornate possono seriamente sperare di evitare i temuti playout, perché gli ultimi 180 minuti (che si giocheranno in contemporaneità alle ore 17:30) sono caratterizzati da numerosi incroci e decisivi scontri diretti.

Curva Sud
La cornice di pubblico del Franco Scoglio in Messina-Catanzaro (foto Paolo Furrer)

I campani sono in corsa per la qualificazione ai playoff, che contendono a Latina, Potenza e Virtus Francavilla, ma il Messina dovrà una volta di più fare valere il peso delle sue maggiori motivazioni. Non ci sarà uno dei leader dello spogliatoio, il portiere Ermanno Fumagalli, ma tornano a disposizione dopo una settimana di allenamenti in gruppo sia l’esterno Oliver Kragl, già decisivo a più riprese, che il fantasista Antonino Ragusa, destinati all’immediato ritorno tra i titolari.

I peloritani dovranno rinunciare anche agli altri squalificati Celesia e Curiale, punito duramente per quello che il tecnico Ezio Raciti ha definito un equivoco nel finale dell’ultima gara pareggiata a Picerno. La formazione di Walter Novellino dovrà fare a meno di tre elementi chiave, appiedati dal Giudice Sportivo: il centrocampista Daniele Altobelli ha disputato infatti ben 36 gare in stagione, una in più del compagno di reparto Jacopo Scaccabarozzi e dell’attaccante Luca Pandolfi, autore già di sei reti.

Michal Lewandowski
Michal Lewandowski torna titolare dopo quasi quattro mesi (foto Paolo Furrer)

Tra i pali tornerà dopo una lunga assenza il polacco Michal Lewandowski, che non gioca dal 23 dicembre a Crotone e in stagione ha collezionato dieci presenze, con 15 gol al passivo e la sorprendente rete contro il Monterosi, che gli diede la copertina mediatica. In difesa a sinistra dovrebbe essere confermato Versienti, con Berto sulla corsia opposta. Al centro Trasciani favorito per una maglia da titolare, che si contendono invece Ferrini, Ferrara e Helder Baldé.

Fofana e Mallamo dovrebbero agire davanti alla retroguardia, in una posizione in cui restano le valide alternative rappresentate da Fiorani e Marino. I rientranti Kragl e Ragusa dovrebbero affiancare Ibourahima Balde, grande protagonista del girone di ritorno, nel trittico affamato di gol al pari della prima punta Leonardo Perez, voglioso di sbloccarsi per porre fine ad un tabù secondo soltanto a quello che vede il Messina senza calci di rigore a favore da una settantina di gare.

Ragusa
Antonino Ragusa torna a disposizione (foto Paolo Furrer)

I destini del Messina passeranno anche dai risultati di Fidelis Andria e Viterbese, costrette a fare punti per evitare il -9 che farebbe saltare il secondo playout, assegnando due retrocessioni dirette e salvando direttamente anche la quintultima. Avellino, Giugliano e Turris cercano punti pesanti come quelli inseguiti dal Messina, che però deve prima di tutto ritrovare lo smalto perduto, come testimoniano le tre reti realizzate nelle ultime sette gare.

I 26 punti raccolti in sedici gare (dopo gli 11 arrivati nelle prime venti) non sono un caso e hanno reso la salvezza diretta un obiettivo plausibile dopo che alla fine del girone di andata lo spettro dei Dilettanti sembrava quasi inevitabile. L’Acr di Raciti e Cinelli, praticamente perfetto in trasferta dopo avere perso le prime dieci gare esterne di una stagione dai due volti, dovrà fare la partita, senza attendere troppo l’avversario e quindi serviranno una volta di più audacia, fiducia e determinazione.

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