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Messina

Il Messina ci prova ma perde 2-0 a Foggia. Quinto stop nelle ultime sei gare

Buon primo tempo dei peloritani, che mostrano segnali di reazione e provano a pungere con Firenze. Al 38′ però Manetta trattiene ingenuamente Carillo per l’inevitabile rigore, trasformato da Peralta, anche se Fumagalli aveva intuito. Nella ripresa Zunno va vicino al pari ma poi Salines chiude i conti. Vano il forcing finale, il Messina ora ha soltanto due punti di margine sull’ultimo posto. 

Acr Messina
La formazione titolare del Messina a Foggia (foto Paolo Furrer)

Il pre-partita. Ben sei novità nel Messina di scena a Foggia, anche in virtù delle assenze di Frisenna, Lia, Buffa e Zammit e degli acciacchi di Luciani, Ferrara e Plescia (che nel riscaldamento ha accusato un riacutizzarsi del problema alla caviglia). Modica punta sull’esperienza, con Firenze, Franco e Giunta titolari. In attacco Zunno, soltanto panchina per Emmausso. Di fronte due squadre obbligate a scuotersi: il Foggia, che in casa vanta quattro e tre pareggi tra campionato e Coppa, ha raccolto tre punti in cinque gare, il Messina appena due in sei. I pugliesi non perdono in casa da marzo, sempre da otto mesi peloritani senza vittorie in trasferta. Tradizionale tenuta a righe verticali rossonere per il Foggia, mentre il Messina sfoggia la biancoscudata. Fumagalli e Carillo gli ex della sfida.

Giunta
Giunta in pressing su Garattoni (foto Paolo Furrer)

La cronaca. Al 2′ subito due grandi emozioni: Fumagalli smanaccia un tiro-cross dalla sinistra e poi la difesa libera. Sull’immediata ripartenza bell’assist in profondità di Ragusa per Firenze, che calcia sul primo palo: Nobile blocca a terra, il centrocampista si dispera per la chance sprecata. Ad ogni modo sembra un altro Messina rispetto a quello timido e impacciato delle ultime settimane. All’8′ cross di Firenze e sponda per Zunno, che non trova lo spazio per il tiro. Al 13′ batti e ribatti nell’area ospite, con Manetta che respinge le conclusioni di Salines e Di Noia, poi Tonin calcia a lato. Al 16′ Riccardi svetta di testa in area, i siciliani liberano l’area con un po’ di affanno. Dopo un avvio confortante il Messina ha arretrato il proprio baricentro.

Foggia
Lo striscione contro la violenza sulle donne (foto Paolo Furrer)

Al 24′ ci prova Giunta dal limite dell’area, la conclusione viene ammortizzata da un difensore. Al 26′ Tonin, autore già di quattro reti, viene fermato in offside. Ortisi atterra Garattoni e diventa il primo ammonito del match. Al 32′ Zunno conquista un corner e sulla mischia conseguente il Messina è insidioso nell’area piccola. Poi Giunta sembra subire fallo ma l’arbitro inverte il fischio: si accende una mischia, con Franco e perfino Fumagalli che provano a farsi rispettare. Al 35′ Fumagalli è provvidenziale sullo stacco di Carillo, poi viene deviato in corner il tentativo di Di Noia. Sull’angolo netto il fallo di Manetta (ammonito nell’occasione) su Carillo ed è inevitabile il rigore per il Foggia. Dal dischetto prima rete stagionale per Peralta, che angola tantissimo, dove Fumagalli, pur intuendo, non può arrivare.

Ortisi
Ortisi in azione sulla corsia (foto Paolo Furrer)

Al 43′ Zunno è caparbio e conquista un altro corner. Sul fronte opposto, Peralta, smarcato a centro area dalla sponda di Tounkara, conclude incredibilmente a lato. Nell’occasione Polito non era riuscito a fermare Tonin. Si va al riposo sull’1-0: il Messina non ha demeritato ma paga un evitabile ingenuità in area. Al 3′ Ragusa mette in mezzo, Nobile smanaccia e Garattoni salva in extremis, prima del possibile tap-in vincente di Scafetta. Al 10′ è alto il tentativo di Di Noia mentre Modica rinuncia ad un under, scendendo dai quattro dell’undici titolare a quota tre. Pacciardi rileva Salvo (e Polito scala da terzino), staffetta tra Cavallo e Scafetta. Con Plescia e Luciani acciaccati, il Messina appare spuntato.

Foggia
Il Foggia celebra il ritorno alla vittoria (foto Paolo Furrer)

Al 17′ però va vicino all’1-1: ottimo lavoro sulla sinistra di Ragusa, Nobile respinge il buon tentativo di Zunno e poi esce sui piedi di Cavallo, evitando il possibile tap-in. Sul fronte opposto Polito devia in extremis il tiro a botta sicura di Vezzoni. Il 2-0 si concretizza sul corner successivo: Fumagalli respinge il colpo di testa di Salines, che anticipa Giunta e poi ribatte in rete, firmando il raddoppio e la sua seconda rete stagionale. Dentro anche Emmausso per Firenze, tre avvicendamenti anche per i pugliesi. Al 33′ doppio spunto sulla sinistra di Zunno ma nessuno raccoglie il suo traversone. Dentro soltanto per il finale Plescia e Luciani, che lotta e impegna subito Nobile con un colpo di testa. Al 39′ Cavallo sfonda sulla destra e termina a terra: per l’arbitro accentua e non è rigore. Ci provano Plescia ed Emmausso, che al 43′ non arriva su un traversone da destra. Nel recupero proprio l’ex Picerno impegna Nobile, che poi si salva anche sul successivo colpo di testa di Cavallo. Il Messina avrebbe meritato almeno il gol della bandiera, che non arriva. Il quinto ko nelle ultime sei gare aggrava la crisi di risultati: soltanto due i punti di margine sull’ultimo posto e Acr atteso dalle sfide alla Juve Stabia capolista e al Monterosi fanalino di coda. Per il terzo anno consecutivo incombe lo spettro della D e la panchina di Modica potrebbe non essere più così solida.

Foggia
I tifosi del Foggia (foto Paolo Furrer)

Il tabellino. Foggia-Messina 2-0 
Marcatori: al 38′ pt Peralta, al 20′ st Salines.
Foggia: Nobile;  Riccardi, Carillo, Salines, Garattoni (K), Martini (40′ st Rossi), Tonin (40′ st Idrissou), Peralta (28′ st Schenetti), Vezzoni (19′ st Frigerio), Di Noia, Tounkara (19′ st Embalo). In panchina: Cucchietti, De Simone, Vacca, Agnelli, Odjer, Fiorini, Papazov. Allenatore: Mirko Cudini.
Messina: Fumagalli; Salvo (11′ st Pacciardi), Polito, Manetta, Ortisi; Scafetta (11′ st Cavallo), Franco, Giunta; Ragusa (34′ st Luciani), Zunno (34′ st Plescia), Firenze (24′ st Emmausso). In panchina: De Matteis, Ferrara, Santoro, Darini, Tropea. Allenatore: Giacomo Modica.
Arbitro: Enrico Gigliotti di Cosenza. Assistenti: Luca Chiavaroli di Pescara e Luca Bernasso di Milano. Quarto uomo: Francesco D’Andria di Nocera inferiore.
Note – Ammoniti: 29′ pt Ortisi (M), 40′ pt Manetta (M), 42′ st Rossi (F). Corner: 4-4. Recupero: 3′ pt e 5′ st. Osservato un minuto di raccoglimento per la giornata mondiale delle vittime della strada.

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