Il Messina vuole voltare pagina. Archiviata la Coppa Italia, i peloritani si lasciano finalmente alle spalle le cinque trasferte consecutive, dal momento che la momentanea indisponibilità del “Franco Scoglio” ha costretto a disputare il derby con il Palermo sul neutro di Vibo Valentia. Completati i lavori di messa a norma dell’impianto riapre finalmente la casa dei giallorossi. In realtà l’entusiasmo e la partecipazione dei tempi migliori sono ancora lontani. Un’ulteriore conferma è arrivata dai dati parziali di vendita dei tagliandi. Non si dovrebbe registrare il sold-out nonostante ve ne siano a disposizione poco più di 1.500.
Ma soprattutto dall’incontro in mattinata tra una delegazione dei gruppi organizzati, il tecnico Sasà Sullo e una rappresentanza della squadra. Il tifo, che aveva già mostrato in modo inequivocabile la propria posizione con una lunga serie di striscioni polemici all’indirizzo di proprietà e dirigenza, continuerà infatti a seguire la squadra dalla collinetta. La riconquista della sua gente è una mission per il Messina, che da un anno e mezzo attende di riabbracciare davvero il proprio pubblico, considerato che anche la festa promozione è andata in scena con il settore ospiti del “Fresina” di Sant’Agata chiuso.
Dopo i primi ko del nuovo corso, a Monopoli e in Coppa, Carillo e compagni sono chiamati a reagire. In realtà sul piano del gioco le indicazioni sono state fin qui abbastanza confortanti, al netto di una preparazione scattata con due o tre settimane di ritardo rispetto a tante contendenti. Bisogna però crescere in difesa, dal momento che dopo cinque match ufficiali sono ben undici le reti subite. Va anche detto che lo staff tecnico non ha mai potuto contare sulla retroguardia al completo e contro la Virtus Francavilla, formazione che ha strappato il pass per i playoff in quattro delle ultime cinque stagioni di C, mancherà Mikulic. Indisponibile anche Baldé, che aveva lasciato il campo nell’intervallo con il Monopoli e aveva già saltato l’infrasettimanale di Foggia.
Tornano però a disposizione Russo, assente nelle ultime tre uscite dopo il grande esordio di Pagani, e Fazzi, tenuto precauzionalmente a riposo alla “Zaccheria”. Il match con i rossoneri ha mostrato le qualità di Catania, che si candida a una partenza da titolare. Da segnalare anche la prima convocazione di Milinkovic, che partirà dalla panchina, alla ricerca graduale della migliore condizione. Il franco-serbo in settimana ha eseguito un test cardiopolmonare post Covid-19 ed è stato sottoposto ad esami avanzati per l’idoneità sportiva presso la Cot.
Tra i pali tornerà Lewandowski, ben rimpiazzato da Fusco in Coppa e chiamato ad una reazione dopo qualche incertezza, come l’uscita non ineccepibile di Monopoli. In difesa sembra scontata la conferma del quartetto composto da Celic e Carillo in mezzo, Sarzi Puttini e Morelli sulle corsie. Non mancano invece le opzioni tra centrocampo e attacco. Russo sembra destinato a riconquistare un posto sulla fascia destra. Simonetti a sinistra con Damian e Fofana in mezzo potrebbero completare il reparto. I due terminali offensivi dovrebbero essere Vukusic, all’esordio da titolare in campionato, e Adorante, l’ex della gara, già a segno due volte in questo avvio di stagione. Fermo restando che Catania ha ben impressionato e Fazzi è altro elemento di qualità ed esperienza da schierare a gara in corso. Nell’unico precedente finì 1-1: ospiti in vantaggio con De Angelis su calcio di rigore e pareggio in extremis di Madonia. Dopo avere perso punti contro Paganese e Palermo, il Messina questa volta punterà a qualcosa in più.