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Il Messina cerca di tornare alla normalità. Capuano confida in vari recuperi

La travagliata trasferta di Catanzaro è finalmente alle spalle. Sembra superata al momento anche la grande paura del Covid, che grazie a una gestione rigida ed efficace era sempre stato scansato nel passato torneo, a differenza di tante dirette concorrenti per la promozione che furono fermate a turno. In Calabria sono emersi peraltro tutti i limiti di un protocollo che, in caso di positività dell’ultima ora, diventa più complicato da rispettare.

Busatto
Welbeck anticipa Busatto (foto Ciccio Saya)

L’anno scorso il Messina completò la sua stagione soltanto a luglio, con due mesi di ritardo, perché il campionato di serie D si interruppe a più riprese, anche di fronte a una sola positività, con una lunga serie di rinvii e conseguenti recuperi. In Lega Pro invece si va praticamente sempre in campo, anche con le rose decimate, e la formazione di Eziolino Capuano, già priva di cinque titolari alla vigilia, è stata costretta ad affrontare una delle trasferte più dure con ulteriori defezioni.

La ripresa degli allenamenti, con una seduta pomeridiana, caratterizzata da lavoro organico, esercitazioni con la palla e partitelle tattiche a tema, ha regalato i primi segnali confortanti. Torna a disposizione Sarzi Puttini, che ha scontato un turno di squalifica. Già rientrati in gruppo anche Konate e Morelli, sostituiti in anticipo al “Ceravolo” a scopo precauzionale.

Eziolino Capuano
Eziolino Capuano in panchina (foto Ciccio Saya)

Hanno svolto invece lavoro differenziato Fazzi, Baldé, Vukusic e Adorante. Appare improbabile il rientro del difensore, che ha accusato un problema muscolare alla vigilia dell’ultima trasferta. Lo staff tecnico e medico stanno monitorando le condizioni dei tre attaccanti, che si spera di recuperare. Baldé e Vukusic avevano lavorato a parte già la scorsa settimana, mentre il bomber di proprietà del Parma si è fermato in tempo nel riscaldamento, non appena ha avvertito qualche problema, scongiurando ripercussioni più serie.

È infine in isolamento domiciliare, come prevedono le normative, il centrocampista Damian, unico positivo dopo il ciclo di tamponi effettuati dal club. Nella giornata di mercoledì l’intero gruppo squadra, staff tecnico e dirigenza si sottoporranno ad un ulteriore tampone, per assicurarsi che il contagio sia stato bloccato in tempo, anche grazie alle vaccinazioni effettuate nei mesi scorsi.

Distefano
Distefano in azione a Catanzaro (foto Ciccio Saya)

Domenica al “Franco Scoglio” sarà di scena l’Avellino, apparso rigenerato nelle ultime settimane dopo un deludente avvio di stagione, che sembrava destinato a fare saltare la panchina di Braglia, poi confermato. L’ex tecnico del Cosenza subentrò sulla panchina biancoverde proprio dopo Capuano, che si fermò nel primo turno dei playoff nell’estate 2020, dopo la lunga sospensione per Covid. Gli irpini, eliminati dal tabellone principale della Coppa Italia dalla Ternana di Cristiano Lucarelli e dalla Coppa di C dall’Ancona Matelica, non hanno mai vinto in trasferta, ma hanno riagganciato la zona playoff, anche se la vetta occupata dal Bari è distante sette lunghezze.

Il primo successo in campionato, con il Potenza, è arrivato dopo ben quattro pareggi consecutivi. Sul campo del Monterosi l’unico ko: nessun’altra squadra del girone ha perso una sola volta. A pesare sono però gli otto pareggi in appena tredici giornate. L’attacco non gira particolarmente e ha segnato un gol in meno rispetto al Messina mentre la difesa è la seconda meno battuta dopo quella del Catanzaro. Celic e compagni hanno già dimostrato di potersela giocare con tutti, a patto di ritrovare davvero la normalità improvvisamente smarrita.

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